Il Tribunale di Aosta si conferma tra i più efficienti d’Italia. Secondo il nuovo report dell’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane, l’ufficio giudiziario valdostano è secondo a livello nazionale per capacità di smaltimento delle pratiche pendenti, con soli 154 fascicoli aperti da oltre cinque anni.
Il dato, riferito al 2024, colloca Aosta immediatamente dopo il Tribunale di Rovereto (122 fascicoli) e davanti a Trieste (159), Bolzano (165) e Isernia (168).
L’analisi, contenuta nello studio “Il Funzionamento delle Procedure Esecutive: analisi e performance dei tribunali”, è a cura del professor Federico Cecconi (Cnr, coordinatore del Comitato scientifico dell’Associazione T6) e dell’avvocato Laura Pelucchi (partner La Scala Società tra Avvocati, referente della commissione esecuzioni immobiliari dell’Associazione T6). Il report prende in esame la gestione delle esecuzioni immobiliari nei diversi tribunali italiani, valutando arretrato, capacità di smaltimento e fattori che incidono sulla durata dei procedimenti.
Nel complesso, il quadro nazionale rimane critico: circa il 60% delle procedure presenta un’anzianità superiore ai cinque anni e oltre un quarto (26%) risulta pendente da più di dieci. Tuttavia, lo studio evidenzia un chiaro divario territoriale. I tribunali del Nord Est si distinguono per livelli di efficienza più elevati (59% di arretrato oltre i 5 anni e 22% oltre i 10), mentre Sud e Isole registrano punte fino al 30% di fascicoli pendenti da oltre un decennio.
Secondo gli autori del rapporto, tali differenze rappresentano una sfida ma anche un’opportunità, poiché la valorizzazione delle esperienze più virtuose può favorire la diffusione di buone pratiche e interventi mirati per migliorare la rapidità e l’efficacia della giustizia civile in tutto il Paese.


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