Circola da diversi giorni nei canali social, meno su quelli dell'informazione 'ufficiale' e ancor meno in quella istituzionale. Ma il video è esplicito e non ammette interpretazioni: di fronte alla domanda dell'eurodeputato olandese Rob Ross, la responsabile per i mercati internazionali di Pfizer, Janine Small, ha dichiarato che l'arcinota azienda farmaceutica non ha mai testato il vaccino per fermare la trasmissione del virus Covid-19 in alcuna delle sue varianti.
E' ormai evidente che il vaccino Comirnaty, il principale siero a disposizione per combattere il Covid, nonostante le garanzie rese a voce dai produttori in realtà non arresta a sufficienza i contagi, soprattutto dopo che sono emerse le prime varianti. Ora Pfizer confessa che prima di immetterlo sul mercato non ha nemmeno effettuato i test necessari per verificare se e quanto fosse efficace contro il contagio del virus.
Small è stata ascoltata nell'aula di Strasburgo il 10 ottobre scorso. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere l'ad Albert Bourla, che però una settimana prima aveva fatto sapere di non essere più disponibile a comparire di fronte all'Europarlamento, probabilmente per evitare domande scomode sui messaggi sms e whatsapp - ancora segreti - scambiati con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Durante l'audizione, l'eurodeputato Ross ha chiesto a Small: "Il vaccino Pfizer è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che fosse immesso sul mercato? In caso contrario lo dica chiaramente". La dirigente di Pfizer ha risposto: "No. Per essere a conoscenza dell'interruzione dell'immunizzazione prima dell'immissione sul mercato (del vaccino ndr) avremmo dovuto muoverci alla velocità della scienza per capire cosa davvero sta accadendo...invece dobbiamo fare tutto nella consapevolezza del rischio".
La risposta è chiara: per capire i reali effetti del vaccino occorrono anni di ricerca, tanti quanti ne necessitano tutte le scoperte scientifiche. Invece Pfizer ha immesso Comirnaty sul mercato senza alcuna certezza di risposta.