"Prima con le parole, poi con i fatti. Il clima di delegittimazione dei giornalisti in Italia è sempre più pericoloso. Da tempo ha sfiorato il limite, questa notte ha passato il segno. L’attentato a Sigfrido Ranucci, con l’esplosione di un chilo di dinamite davanti a casa, a Pomezia, non solo è gesto gravissimo, un’intimidazione che poteva finire molto peggio. È un segnale atroce per tutti: dal chiacchiericcio alle minacce verbali, il passo verso gesti più gravi è molto breve".
E' quanto si legge, a poche ore dal grave attentato dinamitardo, in una nota dell'Associazione Stampa Valdostana-Asva, che esprime "solidarietà e vicinanza a Ranucci per l’attentato subito".
Colpendo Ranucci, prosegue la nota, "si colpiscono tutti i giornalisti d’Italia. Siamo certi che Sigfrido Ranucci non si farà intimidire e gli saremo vicini. Per questo oggi alle 16, l’Asva sarà (seppur in modo virtuale) al presidio organizzato dalla Federazione nazionale della stampa a Roma, davanti alla sede della Rai di via Teulada".