Politica | 11 ottobre 2025, 07:38

AVS, 'pronti a impugnare nomine di Testolin e Bertschy'

Per la coalizione progressista "in Valle d’Aosta si tenta di cancellare i limiti di mandato. Il potere non è un diritto acquisito'

Al centro Angelo Bonelli ad Aosta durante la presentazione della lista di AVS

Al centro Angelo Bonelli ad Aosta durante la presentazione della lista di AVS

“Quando il potere diventa abitudine, la democrazia si spegne”. Con queste parole Alleanza Verdi e Sinistra-AVS lancia un duro attacco contro la decisione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle di “interpretare” la legge regionale del 2007 che limita a due legislature consecutive la permanenza in Giunta regionale.

Secondo AVS, la norma è chiara: “Chi ha fatto due legislature consecutive in Giunta non può far parte della successiva, salvo che una delle due precedenti sia durata meno di due anni, sei mesi e un giorno”. Nonostante ciò, con tre voti favorevoli e due contrari (si sono espressi a favore il presidente Alberto Bertin (Pd-Fp), Aurelio Marguerettaz e Corrado Jordan (Uv), mentre Paolo Sammaritani e Luca Distort (Lega) hanno votato contro), l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle ha deliberato di affidare a un professore di diritto una “interpretazione” della legge che, nei fatti, aprirebbe la strada alla riconferma di Renzo Testolin e Luigi Bertschy nell’Esecutivo regionale — la quarta consecutiva.

“L’obiettivo – accusa AVS – è permettere a Testolin e Bertschy di restare ancora una volta in Giunta, in palese contrasto con la ratio della legge. Le regole valgono per tutti: non si cambiano per convenienza di pochi.”

Il gruppo di opposizione annuncia che, qualora i due esponenti fossero effettivamente nominati nel nuovo Governo regionale, impugnerà le nomine davanti agli organi competenti. “Basta forzature, basta oligarchie – conclude la nota –. La Valle d’Aosta non è proprietà di chi governa da troppo tempo.”

La presa di posizione di AVS arriva in un momento delicato per la politica valdostana, con le forze politiche già al lavoro in un complesso negoziato per la formazione di una nuova Giunta. Al centro del dibattito, oltre agli equilibri tra Union Valdôtaine e alleati, vi è proprio la questione della rieleggibilità dei componenti dell’esecutivo, regolata dalla legge regionale n. 21 del 2007.

 

La scelta dell’Ufficio di Presidenza di richiedere un parere esterno su un testo considerato da molti “inequivocabile” ha riacceso tensioni tra maggioranza e opposizione, ma anche tra le stesse forze di governo. Sullo sfondo, resta l’interrogativo politico: la Valle d’Aosta è pronta a rinnovare la propria classe dirigente o continuerà a ruotare attorno agli stessi nomi che la guidano da quasi due decenni?

pa.ga.