L’ultima parola, per gli Autonomisti di centro, è stata “unità”. Un refrain ripetuto a più voci ieri sera al Théâtre De la Ville di Aosta, dove Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Rassemblement Valdôtain hanno chiuso insieme la campagna elettorale per le regionali, pur restando separati al Comune di Aosta con due liste diverse.
Sul palco, introdotti da Claudine Brunod, i tre segretari hanno ribadito la linea. Aldo Di Marco (PLA) ha difeso la credibilità delle promesse “realizzabili”, leggendo gli attacchi come segno di timore degli avversari. Stefano Aggravi (RV) ha rivendicato un programma concreto su sanità, famiglia e autonomia, non risparmiando una frecciata ai ministri di passaggio. Ronny Borbey (Stella Alpina) ha rilanciato con un nuovo slogan: “un centro soluzioni”, contrapposto al copia-incolla dei partiti nazionali, e ha preso di mira la retorica muscolare della destra unita.
A sfilare, uno a uno, i candidati regionali e comunali, con un gesto simbolico di inclusione per chi non poteva salire sul palco. Poi la chiusura al sindaco uscente Raffaele Rocco, che corre insieme alla vice, Valeria Fadda: “Non basta la manutenzione, Aosta deve diventare una città alpina, universitaria e attrattiva”.
Unità proclamata, liste divise, sfida aperta: il verdetto, come sempre, lo daranno le urne.