“Il dato più evidente di questo referendum è la bassa affluenza”. Così la coalizione Valle d’Aosta Aperta commenta l’esito della consultazione sulla modifica della legge elettorale regionale.
Secondo il movimento, la scarsa partecipazione è dovuta anche al fatto che la maggioranza UV–PD “ha improvvisato una modifica alla legge elettorale all’ultimo minuto, senza affrontare seriamente la questione della rappresentanza”, mentre “i consiglieri della Lega, con Lucianaz, hanno chiesto un referendum senza reale convinzione” e “Verdi di AVS e Fratelli d’Italia non sono riusciti nemmeno a raccogliere le firme”.
VdA Aperta ricorda che tutti i gruppi in Consiglio avevano depositato proposte per superare la preferenza unica. “L’unica nota positiva – prosegue la nota – è che, seppur di misura, abbia vinto il Sì alla preferenza di genere, per cui ci siamo battuti per anni per fare rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione”.
Il movimento ringrazia “tutti gli elettori e le elettrici che si sono recati alle urne”, pur sottolineando che “la scarsissima partecipazione è un segnale preoccupante, perché la democrazia vive di partecipazione attiva”.
“Ribadiamo con forza – conclude VdA Aperta – che a chiedere un referendum a ridosso delle elezioni, su una modifica della legge elettorale, sono stati altri, mentre la nostra battaglia continua per la piena parità di genere, contro l’ossessione di Fratelli d’Italia e AVS di imporre una riforma presidenzialista anche in Valle d’Aosta e per affrontare i tanti problemi che affliggono la comunità valdostana”.
pa.ga.
