Integrazione e solidarietà | 21 luglio 2025, 16:23

Comitato eutanasia legale VdA, 'una scelta libera e un diritto sacrosanto'

Comitato eutanasia legale VdA, 'una scelta libera e un diritto sacrosanto'

"In questi giorni, il Consiglio Valle si appresta a discutere della legge sul fine vita". Lo ricorda il 'Comitato eutanasia legale VdA', precisando che oltre 7000 fra cittadini e cittadine valdostane hanno espresso con chiarezza la loro volontà, "rendendo la Valle d'Aosta al primo posto in Italia - afferma il Comitato - considerando le proporzioni numeriche, a testimonianza di un forte coinvolgimento e di una richiesta condivisa di rispetto per le scelte individuali in tema di fine vita".

Il calendario dei lavori del Consiglio Valle prevede ufficialmente l’esame della proposta di legge regionale 'Liberi Subito', volta a garantire tempi e procedure certe per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, nel rispetto dei principi indicati dalla sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale.

"Confidiamo che il Consiglio affronti il tema con serietà e responsabilità, mettendo al centro i bisogni e i diritti dei cittadini, come già avvenuto in altre regioni, come ad esempio la Toscana".

Il testo della proposta, depositato nel febbraio 2024 dalle consigliere regionali di opposizione Erika Guichardaz e Chiara Minelli, ha iniziato il suo iter di discussione il 3 luglio dello scorso anno. Per il Comitato valdostano, "l’approvazione rappresenterebbe un passo fondamentale per regolamentare, nel rispetto delle competenze regionali e dei principi costituzionali, l’accesso al suicidio assistito per le persone in condizioni di estrema sofferenza, come definite dalla sentenza 242 del 2019: persone maggiorenni, capaci di autodeterminarsi, affette da patologie irreversibili e fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili, tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale".

"A quasi sei anni dalla sentenza 242 – affermano le rappresentanze del Comitato Eutanasia Legale VdA – non possiamo accettare che i cittadini e le cittadine debbano ancora affrontare ostacoli, attese e arbitrarietà, pur avendo diritto ad accedere legalmente al suicidio assistito. La proposta 'Liberi Subito' si muove nel solco tracciato dalla Corte costituzionale, nel rispetto delle competenze regionali. Non introduce un nuovo diritto, ma si limita a regolamentare le procedure sanitarie di accertamento delle condizioni di salute di chi fa richiesta di accesso alla pratica. Auspichiamo che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, al di là delle appartenenze politiche, dia prova di responsabilità e rispetto per la volontà delle persone malate, riconoscendo il diritto di autodeterminazione e di scelta in condizioni di estrema sofferenza".

red.laprimalinea.it