Politica | 10 maggio 2025, 07:10

Pays d'Aoste Souverain si spacca: Milleret, Amato e Trichet in RV di Girardini

Philippe Milleret (a dx nella foto) insieme a Luigi Fosson durante un concerto a 'La Cave' di Aosta

Philippe Milleret (a dx nella foto) insieme a Luigi Fosson durante un concerto a 'La Cave' di Aosta

Movimenti tellurici nella politica valdostana a poco più di quattro mesi dalle elezioni regionali e comunali. Uno dei leader fondatori di Pays d'Aoste Souverain, l'imprenditore e cantautore Philippe Milleret, esce dal Movimento indipendentista e aderisce a la Renaissance Valdôtaine di Giovanni Girardini. Lo seguono Daniela Amato e Henry Truchet. 

"Sono passati due anni da quando abbiamo osservato da vicino la Réunification e oggi non ci sono a nostro avviso - scrivono i tre in una nota - le condizioni per fare una coalizione seria, costruttiva e soprattutto pragmatica con loro. La Réunion è una questione di numeri o di ideali? Crediamo che la prima sia la risposta più corretta e noi non possiamo accettare che i veri ideali di chi ama e vive la Valle d'Aosta vengano messi in secondo piano rispetto ai numeri che tanto angosciano chi vuole mantenere un ruolo di potere a tutti i costi. Visto l'accordo di Pas con l'Union Valdôtaine il Movimento si spacca. Proponemmo al direttivo di Pas, già nel mese di aprile, la possibilità di aprire un dialogo su punti concreti con la Renaissance Valdôtaine, ma la proposta fu respinta alla luce degli accordi già presi da La Renaissance con i partiti del centro destra. Autonomia, autogoverno e zona franca per noi non hanno colori".

"La loro scelta - scrive in una nota Giovanni Girardini (foto sopra), leader della Renaissance valdotaine - è motivata dal fatto che hanno trovato in noi un movimento con il quale puntare con concretezza a cambiare il sistema Valle d’Aosta ormai fermo da decenni per arrivare, insieme ai partiti che oggi governano democraticamente il nostro Paese, ad una reale applicazione dello Statuto della nostra autonomia speciale ed in particolare al concetto quasi dimenticato di Zona Franca. Non possiamo che rallegrarci per questo che dimostra quanto la Renaissance Valdôtaine, malgrado la sua giovane età, incarni più di tanti altri sedicenti autonomisti il desiderio che tanti cittadini hanno di vivere in pienezza il nostro essere Valdostani e abitanti di una realtà tanto particolare del Paese Italia e della nostra Europa".   

red.laprimalinea.it