Rete Civica e Europa Verde denunciano l’esclusione dei loro simboli dai tabelloni elettorali per la campagna del referendum confermativo. In una nota congiunta, Elio Riccarand (Rete Civica) e Massimiliano Kratter (Europa Verde) parlano di una decisione grave e arbitraria da parte delle Giunte comunali valdostane, che – con poche eccezioni – avrebbero negato lo spazio di affissione spettante di diritto ai due gruppi.
“Pur essendo tra i promotori del referendum e pur avendo diritto agli spazi di propaganda, siamo stati esclusi sulla base di due comunicazioni del tutto anomale”, spiegano Riccarand e Kratter in una nota.
Nel mirino anche la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz, accusata di aver agito “in aperto contrasto con la volontà espressa da Rete Civica e Europa Verde”. Secondo la nota, la consigliera avrebbe comunicato unilateralmente la rinuncia agli spazi di affissione, “in modo arbitrario e senza alcun mandato, arrogandosi un diritto che non le spettava”.
A ciò si sarebbe aggiunto l'intervento della Segreteria generale della Regione, che – secondo i due esponenti ambientalisti – “ha pretestuosamente e indebitamente utilizzato la dichiarazione della Guichardaz per invitare i Comuni a respingere le nostre richieste, pur formalmente e tempestivamente presentate”.
“Siamo di fronte a un’azione grave, volta a limitare la comunicazione politica e il confronto democratico”, concludono Riccarand e Kratter. “Un atto che comprime la libertà di espressione e mina la parità di trattamento tra forze politiche in vista della consultazione referendaria”.