Integrazione e solidarietà | 30 aprile 2025, 19:43

Rispetto e diversità protagonisti alla quarta edizione di 'Miroir'

Un momento della presentazione di 'Miroir'

Un momento della presentazione di 'Miroir'

E' giunta al quarto appuntamento la rassegna 'Miroir – L’incontro delle differenze', organizzata dalla 'Consulta per le Pari Opportunità e la Non Discriminazione' del Comune di Aosta, che si svilupperà attraverso quattro eventi, a cavallo tra i mesi di maggio e di giugno, declinati sul tema del 'Rispetto'.

Come le precedenti edizioni, anche quella del 2025 è il frutto dell’attività dell’organismo comunale attivo dal marzo 2022 che, fin dal primo momento, ha creduto nella promozione di una rassegna di eventi e di iniziative di riflessione, sensibilizzazione, approfondimento e intrattenimento a carattere artistico e socio-culturale con il coinvolgimento del territorio. La volontà di organizzare gli eventi a partire dalla costruzione di reti e legami con attori qualificati che operano nel contesto regionale si esprime, anche quest’anno, attraverso le numerose partnership che collaborano alle diverse iniziative, l’Ordine regionale degli Avvocati, l’Ordine degli psicologi e l’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste fino ad alcune realtà artistico-associative come Aiace e la compagnia teatrale Replicante.

Di notevole rilevanza è poi la partnership con SAI, il Sistema di Accoglienza e Integrazione del ministero dell’Interno costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

'Miroir' debutterà mercoledì 7 maggio alle ore 17,30 nella Sala BCCV di via Garibaldi con il convegno “Dalla teoria alla pratica: strategie di intervento contro la violenza economica”, incentrato sul tema della violenza contro le donne a partire dal ricatto economico. Un monologo dell’attrice Stefania Rosso precederà una tavola rotonda con esperti moderata dal professore dell’UniVda con delega alle Pari Opportunità, Angelo Benozzo. L’evento è patrocinato dall’Ordine degli Psicologi della Valle d’Aosta e accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Aosta.

Due settimane dopo, il 21 maggio, alle ore 18 nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, si affronterà il tema del diritto alla casa in occasione dell’incontro “Le case che siamo: spazi da vivere, storie da accogliere”. Il programma dell’appuntamento - realizzato in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta e condotto da Valentina Porcellana, docente di Discipline demoetnoantropologiche del Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Ateneo valdostano - prevede la proiezione di corti a cura di Aiace VdA, seguita da testimonianze di studenti universitari fuori sede, persone beneficiarie del SAI e proprietari di case che hanno scelto di affittare a uso residenziale, in controtendenza con l’andamento del mercato degli affitti ad Aosta e, più in generale, in tutte le località turistiche.

A seguire, il 28 maggio alle ore 20,30 il Salone Ducale dell’Hôtel de Ville accoglierà la presentazione del libro “L’estate che ho ucciso mio nonno” (Bollati Boringhieri), di Giulia Lombezzi che racconta, “in una prima persona sarcastica, fragilissima e schietta, quanto fa male avere sedici anni, quante cicatrici lasciano i legami famigliari, e quanti demoni nasconde la parola amore”.

Il dialogo con l’autrice sarà moderato dalla giornalista Cristina Porta e vedrà anche la lettura di brani tratti dal libro da parte dell’attore Andrea Damarco della compagnia “Replicante Teatro”.

Infine, giovedì 5 giugno alle ore 21 lo Spazio Plus ospiterà lo spettacolo teatrale “Tutti non ci sono”, presentato dal Teatro Patologico di Roma sul tema della legge 180/78 (“Legge Basaglia”) che ha decretato la chiusura dei manicomi in Italia. Scritto, diretto e interpretato da Dario D’Ambrosi, Tutti non ci sono” è stato presentato per la prima volta nel 1980 presso La MaMa Experimental Theatre di New York, e da allora ha girato il mondo con repliche a Los Angeles, San Paolo, Rio de Janeiro, Londra, Amsterdam, Barcellona, Praga, Stoccolma, Roma, Bruxelles, San Francisco. L'Associazione Teatro Patologico nasce nel 1992 diretta dal fondatore e ideatore Dario D'Ambrosi.

Da allora l’associazione si occupa di un lavoro unnico ed universale, quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici.

Dichiara l’assessora alle Politiche sociali, abitative e Pari opportunità e presidente della Consulta per le Pari Opportunità e la Non Discriminazione, Clotilde Forcellati: "Il filo conduttore della rassegna di quest’anno è stato individuato nel tema 'rispetto', parola scelta dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani nell’ambito della campagna di comunicazione ≠leparolevalgono per la sua estrema attualità e rilevanza sociale. Gli appuntamenti costituiscono il frutto di un percorso di ricerca e selezione partecipato, con il supporto e la collaborazione di soggetti e realtà operanti a vario titolo in ambito territoriale nella sfera dei servizi rivolti alla persona e in coordinamento con le iniziative e le attività degli Uffici, condotto dal gruppo di lavoro dedicato alla promozione di eventi e di iniziative di sensibilizzazione della Consulta, sulla scorta del favore riscontrato nella comunità dalle proposte delle passate edizioni di 'Miroir' che ci ha indotto a valutarne la ripetizione e l’arricchimento".

info Comune Aosta