Attualità | 06 aprile 2024, 08:28

Lega VdA; 'dalla parte dei genitori separati nel ricordo di Antonio Sonatore'

La pagina de La Stampa del 9 aprile 1996 con il racconto della trageida

La pagina de La Stampa del 9 aprile 1996 con il racconto della trageida

"Alla vigilia dell’anniversario della morte di Antonio Sonatore, la Lega rinnova il suo impegno per promuovere la bigenitorialità e schierarsi dalla parte di quei genitori separati che devono combattere contro l’estromissione affettiva ed educativa dai figli e la persecuzione economica nei loro confronti". Così una nota della Lega Valle d'Aosta, che oggi sabato 6 aprile alle ore 15 parteciperà alla deposizione di una corona di fiori di fronte alla sede del tribunale di Aosta dove, il 7 aprile 1996, giorno di Pasqua, il maestro elementare di Nus Antonio Sonatore si uccise dandosi fuoco per protesta contro la sentenza che gli permetteva di vedere la figlia solo una volta al mese. Fu il primo caso, almeno per quanto riguarda l'Italia, di un genitore suicidatosi per questo motivo.

 “La volontà è quella di rompere quel muro di omertà che copre, troppe volte, il destino dei genitori e dei figli quando le famiglie si separano condannando uno dei due genitori a risultare soccombente, tanto nella vita familiare che in quella economica - afferma il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - la sfida dei genitori separati è ancora lunga e ardua, passa dal drammatico fenomeno dei suicidi e arriva al tema della tutela dei minori con l’affido paritario, alla battaglia per le pari opportunità genitoriali quando l’affido paritario non sia oggettivamente praticabile, passando per i corsi di sensibilizzazione sulla bigenitorialità, sulla co-genitorialità e sull’affido equo". 

“La forza della figura di Antonio Sonatore - conclude Manfrin - psicologo e maestro di Villeneuve divenuto a livello nazionale e mondiale il simbolo dei genitori che lottano per essere rispettati nei tribunali quando si decide l’affido dei propri figli e che combattono contro 'l’ingiustizia di una giustizia' è evidenziata dalla mancanza di volontà che le istituzioni hanno mostrato nel dedicargli un ricordo a perenne monito delle future generazioni, come aveva richiesto la Lega meno di un anno fa, perché i simboli spesso spaventano più delle parole”.

red.laprimalinea.it

Ti potrebbero interessare anche: