Prima un'interrogazione in Consiglio Valle sui costi per i lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea, ora il gruppo Lega si prepara a depositare una risoluzione su un documento in bozza, datato luglio 2022, "passato sotto silenzio" e inviato anche ai sindaci valdostani dalla terza sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici (Cslp), organismo di consulenza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
"Il parere rileva delle criticità sulla valutazione delle alternative", ha detto il consigliere Simone Perron durante la conferenza stampa convocata sul tema. "Come mai non è arrivato alla Quarta commissione e non è agli atti?", ha aggiunto. "Vediamo che il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva messo nero su bianco i nostri stessi dubbi".
Spiega Perron: "Nel caso migliore l'elettrificazione porterà a un calo dello 0,3% delle emissioni di anidride carbonica e il numero di treni giornaliero rimarrà invariato. Ormai la tecnologia permette di impiegare batterie. Il lato positivo principale è che aumenterà la capienza, ma l'investimento è cospicuo. Il documento in nostro possesso cita il contratto di programma 2020-21: per il miglioramento della linea erano previsti 36 milioni, per l'elettrificazione altri 110, di cui 26,4 dal Mef e 83,6 dal Pnrr".
In questo senso "il Pnrr non ce lo hanno regalato, la scusa che non sono fondi regionali non regge". Perron precisa: "Noi non sappiamo cosa abbia risposto Rfi e non vogliamo sabotare nulla".
Il capogruppo Andrea Manfrin si augura che "ci siano stati dei passaggi che abbiano superato le criticità evidenziate, se così non fosse andare avanti con un investimento di questo tipo sarebbe abbastanza grave". Secondo Perron l'elettrificazione è conseguenza dell'aver voluto lasciare all'opposizione la Lega nonostante fosse il partito più votato, consegnando, a inizio consiliatura, alla "ideologia" della "sinistra" l'assessorato ai Trasporti.
Per Luca Distort "il cantiere presuppone un impatto a causa dei mezzi da lavoro" e le linee elettriche avranno un "impatto paesaggistico". Secondo Paolo Sammaritani "tra autobus sostitutivi e lavori, l'aria che respireremo nei prossimi anni non sarà migliore di quella di prima".