Politica | 26 febbraio 2024, 07:50

I nuovi Chevaliers e Amis insigniti alla Festa dell'Autonomia valdostana

I nuovi Chevaliers e Amis insigniti alla Festa dell'Autonomia valdostana

La sala congressi 'Maria Ida Viglino' di Palazzo regionale ha ospitato, domenica 25 febbraio, la celebrazione del 76esimo anniversario dello Statuto Speciale, del 78esimo anniversario dell'Autonomia e del Festival Valdostano.

La cerimonia è iniziata con i canti del coro Les enfants du Grand Paris, seguita dalla lettura della Dichiarazione di Chivasso da parte della compagnia teatrale Palinodie. Prima della consegna delle onorificenze ai nuovi “Amici della Valle d'Aosta” e “Cavalieri dell'Autonomia”, sono intervenuti i rappresentanti istituzionali: il presidente della Giunta, Renzo Testolin; il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin e il presidente del Consiglio Permanente degli Enti Locali, Alex Micheletto. Inoltre, è intervenuto in videomessaggio il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“Oggi celebriamo la Festa della nostra Autonomia e del nostro Statuto Speciale – ha detto il presidente Testolin – due eventi storici e politici che hanno fatto della Valle d'Aosta una Regione e, soprattutto, ne hanno riconosciuto il particolarismo. Ricordiamo due date: 1 gennaio 1946 - entrata in vigore dei decreti luogotenenti del Regno - e 26 febbraio 1948 - promulgazione dello Statuto Speciale come legge costituzionale -; hanno segnato il culmine di un lungo percorso fatto di rivendicazioni e dibattiti, segnando allo stesso tempo l'inizio della storia della Valle d'Aosta che oggi conosciamo e rappresentiamo".

Il doppio anniversario rappresenta per Testolin "un mix tra la nostra storia e una realtà di particolarismi e specificità fortunatamente ancora molto viva, che vogliamo continuare a coltivare, per andare, ove possibile, a rafforzarla e a renderla sempre più coerente con i nostri tempi e le nostre esigenze".

 E, tornando all’attualità, il Presidente ha sottolineato: “Le Regioni a statuto speciale chiedono oggi un nuovo slancio alle particolarità storiche e lo fanno in un momento in cui il regionalismo assume uno tono del tutto nuovo che, sebbene in un quadro ancora dibattuto e non del tutto definito, cerca di concretizzarsi attraverso un processo che dovrebbe portare al riconoscimento di autonomie differenziate per alcune realtà regionali. Di fronte a questa possibilità di autonomia differenziata, le Regioni a Statuto Speciale non temono questo nuovo processo storico ma intravedono in esso un elemento che potrebbe portare queste stesse Regioni a rafforzare ulteriormente la propria autonomia e a recuperare parte dei poteri statutari che sono stati indeboliti nel corso questi primi settantasei anni".

La cerimonia è terminata con la consegna delle onorificenze regionali. Sono stati omaggiati del titolo di ‘Amis de la Vallée d’Aoste’ Hervé Gaymard (Presidente del Dipartimento della Savoia) e Federica Locatelli (ricecatrice Univda e vincitrice del premio Henri Mondor dell’Académie française).

Invece i nuovi  ‘Chevalier de l’Autonomie’ sono il Console a New York Cesare Bieller e gli atleti Charlotte Bonin, Matteo Joris e Ludovico Passerin d'Entreves.

Le motivazioni delle onorificenze:

Cesare Bieller

Motivazione: Cesare Bieller è un uomo di legami. Partendo da Pré-Saint-Didier, sua terra natale, coltivò la sua curiosità intellettuale, dedicata al mondo internazionale. Intraprese una brillante carriera diplomatica, abbracciando le culture dei paesi in cui prestò servizio, senza mai dimenticare le sue origini. Il suo talento e la sua cultura si uniscono alla sua gentilezza d’animo e al suo prezioso senso di umanità: attraverso il suo agire, le sue attività e i suoi scritti esprime le sue radici nella montagna e nella Valle d’Aosta, non smettendo mai di sviluppare scambi culturali, di costruire relazioni, di per spiegare la conoscenza. Nel suo amore per la Valle, è la Valle che si ricarica e risplende.

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Charlotte Bonin

Motivazione: Di fronte ad ogni ostacolo da superare e di fronte ad ogni nuova sfida, è con forza di carattere ed entusiasmo che Charlotte Bonin ha condotto tutta la sua carriera sportiva. Un lungo viaggio nel mondo delle competizioni, che l’ha portata da Gressan a Pechino, per le Olimpiadi del 2008, poi a Rio de Janeiro nel 2016. Questa triatleta ha ottenuto numerose vittorie e conquistato più volte un posto sul podio, ma non ha mai conserva nel cuore anche i trofei conquistati con Anna Barbaro, che guida con passione e con la forza che da sempre la caratterizza: superare ogni ostacolo.

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Matteo Joris

Motivazione: Una vita per lo sci alpino. Cresciuto nei club valdostani, dove la sua passione si è rafforzata ai piedi del Monte Emilius e del Monte Bianco, ha lasciato Arvier per raggiungere tutti i livelli dello sci alpino: atleta, tecnico Asiva, responsabile delle squadre italiane, per arrivare a diventare capo allenatore della squadra svizzera di slalom. E lì ha vinto la sfida di scalare tutte le classifiche di Coppa del Mondo e Olimpiadi, dimostrando che quella elvetica non è solo una squadra di talento ma un collettivo solido. Con la sua solidità montana e la sua fama, l’intera Valle d’Aosta risuona nel panorama degli sport invernali.

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Motivazione: La forza del diritto, la solidità dell’architettura di montagna e l’ineluttabilità dell’economia. Questi i tre pilastri degli incontri culturali che Lodovico Passerin d’Entrèves organizza da più di trent’anni ai piedi del Monte Bianco, in quella Courmayeur che l’ha visto nascere. E proprio nella Fondazione Courmayeur ha investito le sue energie e competenze, prima come membro e poi come presidente del Comitato scientifico, invitando e presentando persone che hanno segnato il suo percorso professionale e personale. È anche lì che racconta le storie che lo hanno segnato e che hanno contribuito a rendere migliore la nostra società, grazie anche al suo profondo impegno nel mondo della solidarietà e del volontariato. Uomo di mondo, Lodovico Passerin d’Entrèves ritorna sempre nella sua regione natale, questa Valle d’Aosta che riconosce in lui un illustre Chevalier dai grandi valori.

Hervé Gaymard

Motivazione: Savoiardo con la vocazione all’apertura, uomo delle istituzioni francesi, personaggio politico di statura internazionale, presidente della Fondation Charles de Gaulle e scrittore, ha sempre considerato il Colle del Piccolo San Bernardo non come un confine ma come un collegamento, uno spazio di cooperazione per promuovere la storia, la cultura e i tratti comuni della Valle d’Aosta e della Savoia. Hervé Gaymard è uno dei più importanti interpreti della prossimità culturale e linguistica che lega le popolazioni dei due versanti delle Alpi e che cementa la nostra comunità alpina. Un punto di riferimento, un vero Ami.

 

Federica Locatelli

Motivazione: Ricercatrice in letteratura francese, insignita di numerosi e prestigiosi premi, Federica Locatelli è professoressa associata all’Università della Valle d’Aosta. Oltre all’attività scientifica, in particolare nel campo della poesia francese del XIX e XX secolo, ha contribuito in modo significativo all’organizzazione in Valle d’Aosta di convegni scientifici di respiro internazionale e di eventi divulgativi che favoriscano la promozione e la diffusione della poesia francese, della lingua e della letteratura e della cultura alpina. Con il suo lavoro dedicato a Stéphane Mallarmé è la prima ricercatrice italiana ad ottenere, nel 2023, il Prix international de Poésie de l’Académie française “Henri Mondor”.

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