Un’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni-Nas di Aosta ha portato all’adozione di una misura cautelare interdittiva nei confronti di due operatrici socio-sanitarie-Oss impiegate in una microcomunità per anziani della media Valle accusate di maltrattamenti ai danni di una persona anziana fragile.
L’attività investigativa, avviata nel mese di novembre a seguito di una denuncia, ha fatto emergere un quadro ritenuto grave dagli inquirenti. Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo, le due dipendenti, che hanno esperienza ventennale nel settore dell'assistenza, avrebbero tenuto comportamenti fortemente lesivi della dignità personale dell’anziana ospite, una paziente non autosufficiente dal punto di vista psico-fisico.
Dalle indagini sarebbero emersi indizi di accanimento e crudeltà, con episodi in cui l’anziana, in alcuni casi, sarebbe stata bruscamente strattonata nel letto per facilitarne i movimenti. Condotte che, se confermate, configurerebbero un trattamento incompatibile con qualsiasi standard assistenziale e con i doveri professionali richiesti a chi opera nella cura delle persone più vulnerabili.
Alla luce degli elementi raccolti, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto per le due donne il divieto temporaneo di esercizio dell’attività professionale non solo come operatrici socio-sanitarie, ma anche come infermiere o in qualsiasi altra mansione che comporti la cura di persone inferme.
La misura è stata adottata ritenendo sussistente l’esigenza cautelare di prevenire il rischio di reiterazione del reatoL’operazione conferma l’attenzione del NAS sul delicato settore dell’assistenza agli anziani, in un contesto in cui la tutela delle persone fragili rappresenta una priorità assoluta, sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello dei diritti fondamentali.
pa.ga.
