Dal 2008 al 2022 il Primo Dirigente della Polizia di Stato Alessandro Zanzi ha diretto la sezione di Polfrontiera della questura di Aosta, ricoprendo inoltre l’incarico di vicequestore. Un lungo periodo segnato dalla gestione di problematiche complesse legate ai flussi migratori, affrontate con un approccio operativo fondato su competenza professionale e attenzione alle ricadute umane delle decisioni adottate.
Questo patrimonio professionale accompagna oggi Zanzi nel ruolo assunto dopo la nomina, nel settembre 2022, allo scalo marittimo della Polizia di frontiera di Civitavecchia. Zanzi rientra infatti tra i dirigenti selezionati per operare, a turnazione, presso il noto Centro di Permanenza per i Rimpatri-CPR di Gjader, in Albania: una struttura fortemente voluta dal Governo Meloni come primo CPR italiano all’estero, con l’obiettivo dichiarato di alleggerire la 'pressione' sui centri presenti sul territorio nazionale.
L’istituzione del CPR albanese ha suscitato un ampio dibattito politico e numerose critiche da parte delle opposizioni e di settori della società civile. Le perplessità riguardano in particolare la reale necessità dei trasferimenti – anche alla luce della disponibilità di posti nei CPR italiani – i costi dell’operazione, la trasparenza dei criteri di gestione e trasferimento dei migranti, oltre a segnalazioni su alcune criticità strutturali e operative.
In un quadro così sensibile, la presenza di funzionari con una consolidata esperienza nel settore e una conoscenza diretta delle dinamiche migratorie qual'è Alessandro Zanzi rappresenta certamente un elemento di equilibrio, soprattutto sul piano della gestione quotidiana e del rapporto tra gli stranieri trattenuti e l’amministrazione incaricata della loro custodia.


pa.ga.



