Ambiente | 10 dicembre 2025, 17:17

Montagna e tutela faunistica: a Cogne area gipeti 'off limits'

Montagna e tutela faunistica: a Cogne area gipeti 'off limits'

Un’area di rispetto e di protezione assoluta è stata istituita in Valnontey, a Cogne, dal Parco Nazionale del Gran Paradiso per salvaguardare una coppia di gipeti che da diversi anni nidifica nella valle. Il provvedimento interessa alcune tra le cascate di ghiaccio più note e frequentate dagli appassionati di arrampicata e prevede il divieto di accesso alla zona, anche per attività di osservazione, riprese o fotografia.

È inoltre vietato il sorvolo con velivoli e droni, salvo comprovate emergenze di protezione civile o soccorso, e viene proibita l’arrampicata su nove vie considerate particolarmente sensibili. Il nido è monitorato dal corpo di sorveglianza del Parco, che anche per questa stagione effettuerà appostamenti regolari per verificare il rispetto dei divieti, garantire la necessaria tranquillità alla coppia e favorire il buon esito della riproduzione. Le limitazioni resteranno in vigore fino al termine della stagione riproduttiva, indicativamente alla fine di luglio.

La decisione si inserisce in un contesto più ampio, che negli ultimi mesi ha visto anche l’assessorato regionale dell’Agricoltura promuovere un accordo con guide alpine, naturalisti e associazioni scientifiche per incentivare una pratica dell’arrampicata più consapevole nei luoghi frequentati dalla fauna selvatica.

Il protocollo, frutto di un confronto avviato in Valle d’Aosta dopo diverse segnalazioni sulla presenza di specie sensibili in prossimità di pareti attrezzate, non introduce divieti generalizzati, ma definisce criteri di comportamento, periodi di attenzione e un sistema di comunicazione tra guide, enti di tutela e frequentatori della montagna.

Sono stati censiti diversi siti della regione, individuando quelli in cui l’attività umana può interferire con la nidificazione di rapaci e altre specie protette, come accade in Valnontey durante l’inverno e la primavera. L’intento è quello di far convivere la pratica sportiva con la tutela ambientale, promuovendo informazione, aggiornamenti costanti sulle aree sensibili e una partecipazione attiva della comunità degli arrampicatori.

Il caso della coppia di gipeti di Cogne rappresenta così un esempio concreto di come le istituzioni intendano integrare conservazione della fauna e fruizione della montagna: da un lato con misure restrittive nelle zone più delicate, dall’altro attraverso iniziative di sensibilizzazione che coinvolgono chi la montagna la vive e la pratica.

L’obiettivo, condiviso da Parco, Regione e professionisti della montagna, è costruire un modello di convivenza sostenibile in cui la presenza umana non comprometta la biodiversità e la protezione delle specie più vulnerabili, mantenendo al tempo stesso vivo un rapporto responsabile e rispettoso con l’ambiente alpino.

red.laprimalinea.it