Il gruppo consiliare di minoranza Alleanza Verdi e Sinistra-AVS riporta all’attenzione del Consiglio Valle la nuova inchiesta sul Casinò di Saint-Vincent su presunti episodi di corruzione, false fatturazioni e riciclaggio di denaro illecito. I consiglieri Chiara Minelli ed Eugenio Torrione hanno infatti depositato sul caso un’interrogazione con risposta scritta che sarà iscritta all’ordine del giorno della prossima adunanza.
Nell’atto, i due esponenti di AVS rilevano come la Casa da gioco valdostana sia nuovamente finita sotto i riflettori della stampa nazionale a seguito dell’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Aosta. Dalle indagini – si legge nel testo – sarebbe emerso che il Casinò sarebbe stato utilizzato come 'lavatrice' di denaro sporco, circostanza resa possibile anche dalla complicità di alcuni dipendenti o dirigenti. Il giudice per le indagini preliminari, nella ricostruzione riportata dai consiglieri, sottolinea una “assoluta inefficacia dei sistemi di controllo attuati all’interno della casa da gioco”, aggravata dall’esiguo numero di segnalazioni di operazioni sospette (le SOS) inviate negli ultimi anni.
Minelli e Torrione evidenziano inoltre che comportamenti illeciti da parte di dipendenti della Casa da gioco non sarebbero nuovi, ricordando provvedimenti disciplinari adottati anche nel recente passato. Gli inquirenti stessi – si legge ancora – avrebbero rilevato come certi meccanismi interni potessero aver agevolato attività illecite.
Da qui, l’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta, Renzo Testolin, cui AVS chiede in particolare se sia stata avviata una verifica sulla "assoluta inefficacia dei sistemi di controllo” richiamata dal gip; quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti dei due funzionari coinvolti nell’indagine; se negli ultimi anni siano state condotte verifiche interne per accertare eventuali comportamenti scorretti o violazioni da parte del personale.
I consiglieri ricordano infine che la responsabilità amministrativa, gestionale e politica della Casa da gioco è interamente in capo alla Regione, proprietaria del Casinò.
pa.ga.
