Sanità | 06 novembre 2025, 14:00

Alla Centrale operativa territoriale della Usl oltre 1.100 passaggi nei primi nove mesi del 2025

Alla Centrale operativa territoriale della Usl oltre 1.100 passaggi nei primi nove mesi del 2025

La Centrale operativa territoriale (Cot) dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta conferma il proprio ruolo di snodo fondamentale nella gestione dei pazienti fragili e cronici sul territorio regionale. Da gennaio a settembre 2025 sono stati gestiti 1.191 passaggi assistenziali tra domicilio, ospedale e strutture residenziali, con 1.029 pazienti presi in carico, caratterizzati da un’età media di 76 anni.

La Cot coordina l’assistenza di persone non autosufficienti, con disabilità o con patologie croniche, favorendo un lavoro integrato tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, infermieri ospedalieri e territoriali. Grazie a una piattaforma digitale dedicata, gli operatori possono condividere informazioni in tempo reale e monitorare i percorsi di cura, garantendo continuità e sicurezza.

"I dati registrati mostrano che il modello organizzativo funziona – spiega il direttore generale dell’Usl, Massimo Uberti – con ricadute importanti per il nostro territorio montano, dove la gestione dell’unico Pronto soccorso, l’assistenza domiciliare e la capillarità dei servizi rappresentano una vera sfida".

Attivata a metà 2024 e finanziata attraverso il Pnrr, la Centrale operativa territoriale è una delle innovazioni introdotte dal decreto ministeriale 77/2022, che ha ridisegnato l’organizzazione della sanità territoriale in tutta Italia. La Valle d’Aosta è stata tra le prime regioni a istituirla.

Nei primi nove mesi del 2025 la Cot ha indirizzato 649 pazienti verso le cure domiciliari, 519 verso strutture territoriali e 23 verso strutture sanitarie fuori regione, mostrando una capacità di coordinamento crescente e sempre più strutturata.

"Questi numeri – sottolinea Roberta Oriani, infermiera e coordinatrice della Cot – dimostrano come la Centrale operativa territoriale sia diventata un nodo essenziale per la gestione integrata dei bisogni sanitari della popolazione".

Con i dati del 2025, il modello avviato in Valle d’Aosta appare ormai consolidato e destinato a rafforzarsi ulteriormente nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi del Pnrr e con la trasformazione in corso nella sanità territoriale italiana.

red.laprimalinea.it