Si terrà nel capoluogo valdostano, sabato 8 novembre, l’edizione annuale del Congresso nazionale della Società italiana di medicina di montagna-Simem. L’appuntamento, promosso dall’Usl VdA e dalla stessa Simem, si svolgerà nella sala conferenze della caserma 'Cesare Battisti' e riunirà medici, ricercatori e operatori sanitari da tutta Italia per fare il punto sulle nuove frontiere della medicina in alta quota.
Ad anticipare i lavori congressuali, venerdì 7 novembre, è in programma una serata aperta al pubblico al nuovo polo universitario di Aosta, organizzata in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta. Ospiti d’eccezione saranno l’alpinista valdostano Hervé Barmasse, appena rientrato dalla sua ultima spedizione himalayana, e il medico rianimatore Marco Cavana, che dialogheranno con il dottor Guido Giardini, direttore della Neurologia dell’ospedale 'Parini' e responsabile dell’ambulatorio di Medicina di montagna.
"La medicina di montagna è un ambito in continua evoluzione – sottolinea il dottor Giardini – che richiede una stretta collaborazione tra ricerca scientifica, tecnologia e pratica clinica. Questo congresso rappresenta un’occasione preziosa per condividere esperienze e innovazioni che possono migliorare la sicurezza, la prevenzione e la qualità dell’assistenza sanitaria negli ambienti montani e remoti".
Secondo Giardini, discutere di questi temi ad Aosta, nel cuore delle Alpi, "ha una valenza ancora maggiore". L’ambulatorio di Medicina di montagna dell’Ospedale Parini, ricorda il neurologo, "segue pazienti anche da fuori regione" e costituisce "un modello di competenza che può attrarre giovani specialisti interessati a crescere in questo settore".
Con il congresso Simem 2025, Aosta torna così a essere punto di riferimento nazionale per la medicina in quota, in un dialogo che intreccia scienza, esperienza e passione per la montagna.


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