Le immagini qui pubblicate e scattate ieri in viale Europa, ad Aosta, parlano chiaro: sacchi neri, rifiuti sparsi ai piedi dei cassonetti, immondizia lasciata in strada e persino un materasso per il quale è d'obbligo il conferimento all'isola ecologica. Gesti purtroppo ripetuti che non sono solo deprecabili dal punto di vista estetico e igienico, ma incidono sul funzionamento del sistema di raccolta dei rifiuti urbani e sul principio centrale del modello adottato dalla ditta incaricata della raccolta, Quendoz srl e dal Comune di Aosta.
Da marzo 2024 nel capoluogo valdostano è attivo un sistema puntuale di conferimento; gli utenti domestici e le utenze condominiali devono utilizzare l’eco-tessera oppure l’app 'Sigma Aosta' per depositare il rifiuto urbano residuo nei contenitori stradali informatizzati.
In altri termini: chi differenzia di più paga di meno, mentre chi abbandona o conferisce fuori dalle regole contribuisce a sovraccaricare il sistema, scaricando costi e oneri su tutti.
L’abbandono di immondizie che trasforma questo settore di viale Europa in una discarica è dunque un doppio danno: al decoro urbano, alla qualità della vita dei residenti e alla credibilità del modello tariffario 'chi inquina paga' che Aosta ha scelto di applicare, piaccia o meno a un parte di popolazione. I residenti di viale Europa e delle vie circostanti sollecitano un intervento risolutore dei servizi competenti verso i conferitori irregolari.



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