Le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno inviato una richiesta formale alla Prefettura della Valle d'Aosta affinché intervenga per sbloccare il negoziato sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei servizi ambientali, scaduto il 31 dicembre 2024. Il settore, che comprende igiene urbana e gestione dei rifiuti, è considerato servizio pubblico essenziale: una situazione di stallo rischia dunque di ripercuotersi direttamente sui territori.
Al centro della protesta – che sfocerà nello sciopero nazionale del 10 dicembre 2025 – vi è la rottura del tavolo negoziale, determinata dall’uscita di Confindustria Cisambiente. Secondo i sindacati, questo stop sta creando “una situazione insostenibile per migliaia di lavoratrici e lavoratori” e potrebbe compromettere “la qualità e la continuità del servizio pubblico”, con possibili ricadute anche sul territorio di competenza della Prefettura.
Nonostante l’agitazione già proclamata, le sigle sindacali ribadiscono “la piena disponibilità al confronto” per arrivare a un accordo che consenta il rinnovo del contratto nazionale. Per questo sollecitano un coinvolgimento diretto della Prefettura, con tre obiettivi principali: favorire la riapertura del tavolo di trattativa con le associazioni datoriali; richiamare le controparti a un comportamento responsabile, mettendo fine al blocco negoziale; creare le condizioni per un’eventuale revoca dello sciopero, qualora emergessero segnali concreti di avanzamento.
I sindacati chiedono quindi al Prefetto di attivarsi presso la rappresentanza regionale della parte datoriale, affinché questa intervenga a sua volta sul livello nazionale.
La lettera si chiude con la conferma della disponibilità al dialogo e con l’appello a evitare disagi alla cittadinanza, “nella consapevolezza della delicatezza del servizio”.


pa.ga.


