Economia | 15 ottobre 2025, 16:22

A Brissogne la seconda, non la prima: la vera storia delle stazioni autostradali di ricarica elettrica in Valle

Voluto da Augusto Rollandin, nel 2015 apriva all'Autoporto di Pollein il più grande Supercharger Tesla d’Europa a servizio della A5. Martedì scorso è stata inaugurata una stazione autostradale di ricarica a Les Iles, ritenuta, a torto, senza precedenti. Può capitare che la memoria sia corta, ma non dobbiamo riscrivere la storia

Augusto Rollandin (terzo da sn) nel 2015 insieme a tecnici regionali e delegati di Tesla all'Autoporto di Pollein

Augusto Rollandin (terzo da sn) nel 2015 insieme a tecnici regionali e delegati di Tesla all'Autoporto di Pollein

Si parla sempre più spesso di cancel culture: quella tendenza a riscrivere o cancellare il passato per far sembrare che il presente sia l’unico protagonista. È un fenomeno nato nei social e nella cultura pop ma che oggi, in forme più sottili, si infiltra anche nella politica e nel giornalismo.

Un recente comunicato stampa ne offre un esempio perfetto, anche se piace pensare che sia stato redatto in totale buona fede. Racconta con entusiasmo - e ci sta - l’inaugurazione di quella che viene chiamata la 'prima' stazione autostradale di ricarica per veicoli elettrici in Valle d'Aosta, lungo l’A5. Ma in realtà la vera prima stazione a servizio dell'autostrada valdostana era stata inaugurata dieci anni fa, nel 2015, quando nell'area di sosta all’autoporto di Pollein apriva il più grande Supercharger Tesla d’Europa, realizzato grazie ai rapporti diretti tra la Regione e la multinazionale americana di Elon Musk. Allora presidente della Giunta era Augusto Rollandin, che aveva saputo cogliere con largo anticipo la direzione della mobilità sostenibile.

Nel comunicato ufficiale diffuso ieri, il Gruppo ASTM, Ionity Rete per veicoli elettrici e la Società autostrade valdostane-SAV hanno annunciato l’attivazione della “prima stazione autostradale interamente dedicata alla ricarica elettrica” lungo l’A5 Torino-Aosta. L’impianto, installato nell’area di servizio di Aosta Est in località Les Iles a Brissogne, dispone di colonnine ad alta potenza capaci di ricaricare fino a 400 kW e può servire contemporaneamente quattro veicoli.
L’iniziativa è stata presentata come un passo decisivo verso la decarbonizzazione del traffico e l’ammodernamento della rete autostradale valdostana. Alla cerimonia di inaugurazione (foto sotto) erano presenti il Presidente della Giunta, Renzo Testolin; gli assessori Davide Sapinet e Luigi Bertschy; Elena Airoldi, Country Manager Italia e Iberia di IONITY GmbH e Paolo Pierantoni, Presidente della SAV, che hanno sottolineato il valore simbolico dell’opera come “punto di partenza per una nuova mobilità sostenibile”.

Nessun riferimento, tuttavia, al Supercharger Tesla di Pollein, operativo dal 2015 e tuttora funzionante quale reale prima stazione autostradale valdostana di sola ricarica elettrica.

Mera dimenticanza? E' proprio da qui che nasce la riflessione: quando un comunicato istituzionale omette un precedente così significativo, la narrazione sembra spostarsi dal terreno dei fatti a quello della convenienza politica. Come a voler riscrivere la cronologia per legittimare il presente, come se la storia dovesse ogni volta ripartire da zero. 

Oggi si celebra un’infrastruttura definita “rivoluzionaria”, ma si tace sul fatto che la strada era già stata ampiamente tracciata, anzi: la vera 'rivoluzione' fu quella di 10 anni fa. Può capitare che la memoria sia corta, ma non dobbiamo riscrivere la storia per apparire come i primi, come i portatori del cambiamento. Chi conosce il vissuto recente della Valle d’Aosta sa che la transizione elettrica è cominciata ben prima di ieri con visione, investimenti e lavoro di squadra.

Cancellare il passato non serve al progresso, serve semmai a chi nel presente vuole apparire come l’unico artefice del futuro. Il giornalismo, invece, deve custodire la memoria, non riscriverla. Raccontare un’innovazione è giusto, ma ignorare chi ne ha posto le basi è un torto alla verità.

Nel 2015 la Valle d’Aosta era già all’avanguardia in Europa grazie al Supercharger Tesla di Pollein. Riconoscerlo non significa vivere di nostalgia, ma avere rispetto per la storia e per chi già allora ha saputo guardare più lontano. Perché il progresso non nasce mai dal nulla ma da chi, ieri, ha avuto la visione di costruire il domani.

pa.ga.