Economia | 27 novembre 2025, 15:35

Il tribunale di Aosta ha accolto il piano di risanamento di Edileco

La composizione negoziata, strumento introdotto per prevenire situazioni irreversibili, offre alla cooperativa fino a 360 giorni per ridefinire i rapporti con creditori e banche

Il tribunale di Aosta ha accolto il piano di risanamento di Edileco

"Non ci siamo mai fermati, ma certamente da oggi possiamo continuare a lavorare con grande serenità al risanamento dell'impresa". Così Davide Trapani, presidente della società cooperativa di Nus, commenta la decisione del giudice del tribunale di Aosta Marco Tornatore, che dopo aver esaminato le carte presentate nell'udienza di ieri mercoledì 26 novembre, ha accolto la richiesta di misure protettive presentata dall'impresa Edileco, realtà tra le più note del panorama valdostano per l’edilizia a basso impatto. Il magistrato ha esaminato gli atti, verificato lo svolgimento della procedura e ha raccolto le posizioni dei creditori che hanno scelto di costituirsi, una decina in tutto. Nessuno di loro ha sollevato opposizioni e, stante anche il parere favorevole del professionista torinese Maurizio Irrera, l'esperto indipendente nominato dalla Camera di commercio, ha approvato il piano proposto dalla Cooperativa che occupa in valle un'ottantina di dipendenti.

Il debito accumulato dalla società si aggira intorno ai 16 milioni di euro. La continuità aziendale, tuttavia, non risulta compromessa: il portafoglio ordini è definito “consistente” dagli advisor e la cooperativa mantiene un livello regolare di attività, pur con la necessità di rivedere tempi e modalità di pagamento. Edileco ha già messo in campo un rafforzamento patrimoniale: la ricapitalizzazione deliberata per due milioni di euro è stata coperta per oltre la metà dai soci. L’azienda segnala inoltre una ripresa dei volumi di lavoro, stimati attorno a 1,5 milioni di euro al mese, e l’utilizzo della cassa integrazione per una parte del personale amministrativo, misura impiegata per gestire la fase di riduzione temporanea delle attività d’ufficio.

Un anno per trattare con i creditori

La composizione negoziata, strumento introdotto per prevenire situazioni irreversibili, offre alla cooperativa fino a 360 giorni per ridefinire i rapporti con creditori e banche. In questa fase, gli istituti finanziari risultano rappresentati da un’unica figura incaricata di seguire la trattativa. La richiesta di misure protettive serve ad evitare azioni esecutive o iniziative individuali che potrebbero ostacolare la riorganizzazione finanziaria.

pa.ga.