Un nucleo familiare valdostano ha depositato una querela indirizzata alla procura della Repubblica e per conoscenza alla Regione e al Comune di Saint-Vincent, denunciando presunti episodi di maltrattamento psicologico ai danni del proprio figlio minore. I fatti contestati riguarderebbero la gestione del servizio mensa scolastica, nonché alcune decisioni assunte dall’Amministrazione comunale e dalla scuola frequentata dal ragazzo.
Secondo quanto riportato in querela il bambino – con certificata condizione di neurodivergenza – sarebbe stato ripetutamente oggetto di atteggiamenti discriminatori e denigratori da parte del personale addetto alla refezione. I genitori sostengono che tali comportamenti abbiano determinato l’isolamento del figlio rispetto ai compagni, con conseguente sospensione dal servizio mensa e compromissione della sua inclusione sociale.
La querela contesta anche al personale scolastico false attestazioni di comportamenti 'bullizzanti' del bambino nei confronti di altri alunni e all’Amministrazione comunale di aver confermato l’allontanamento del minore dalla mensa senza un adeguato confronto con i servizi sociali e sanitari, i quali – secondo la famiglia – non sarebbero stati consultati preventivamente. A fronte di questa situazione, i genitori hanno deciso di ritirare immediatamente il figlio dal percorso scolastico ordinario, chiedendo indicazioni per l’attivazione dell’istruzione parentale.
Il documento segnala anche che episodi simili sarebbero stati lamentati da altre famiglie negli anni passati, senza che venissero adottate soluzioni strutturali. La famiglia chiede quindi che la magistratura avvii un’indagine, ipotizzando il reato di maltrattamento di minore e sollecitando la sospensione cautelare di operatori e funzionari coinvolti per consentire verifiche imparziali.
pa.ga.
