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Ambiente | 14 settembre 2025, 07:18

'Un parco fluviale della Dora a Morgex'

Legambiente e 'Dora Baltea Viva' lanciano la proposta di ampliamento della Riserva regionale Marais di Morgex – La Salle

'Un parco fluviale della Dora a Morgex'

Un parco fluviale della Dora Baltea tra Pré-Saint-Didier e Morgex per ampliare e valorizzare la Riserva naturale regionale del Marais di Morgex-La Salle. È la proposta avanzata dal comitato 'Dora Baltea Viva' insieme a Legambiente, che chiedono alla Regione di tutelare l’ultimo tratto ancora intatto del fiume valdostano.

L’iniziativa nasce in risposta al progetto di Cva che prevede un nuovo impianto idroelettrico sul tratto compreso tra Pré-Saint-Didier e Morgex. Una prospettiva che, secondo i promotori, metterebbe a rischio ambiente, economia e sport fluviali: "Se il fiume fosse ridotto al solo deflusso ecologico – spiegano – rafting e pesca diventerebbero impossibili, con gravi ricadute per la comunità locale".

La riserva del Marais, istituita nel 1992 e riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione dal ministero dell’Ambiente, tutela l’unica zona umida residua del fondovalle a monte di Aosta. "Si tratta di un ecosistema prezioso ma poco conosciuto e penalizzato dalla ridotta estensione", osservano le associazioni. Il parco fluviale dovrebbe partire proprio da quest’area protetta, ampliandola verso il corso della Dora e integrandola con attività naturalistiche, sportive e turistiche.

Secondo il comitato, la nuova centrale potrebbe alterare le condizioni chimico-fisiche dell’acqua e danneggiare le specie protette del Marais. Particolare preoccupazione desta il fenomeno dell’idropeaking – la restituzione a singhiozzo delle acque turbinate – che impatterebbe su fauna e flora.

L'ultimo tratto 'naturale' della Dora

Su 107 km di corso valdostano, la Dora Baltea è già derivata per oltre 90. "Il segmento tra Pré-Saint-Didier e Morgex è l’unico rimasto con portata naturale, utilizzabile per rafting e sport d’acqua", sottolineano i promotori.

Il progetto di parco fluviale non prevederebbe espropri né nuovi vincoli edilizi, ma regole condivise di utilizzo delle acque. "Morgex potrebbe così distinguersi nel panorama turistico valdostano – concludono – offrendo un polo ambientale e sportivo unico, complementare allo sci di Courmayeur e La Thuile e alle terme di Pré-Saint-Didier".

red.laprimalinea.it