Politica | 01 settembre 2025, 21:24

Legge elettorale, le motivazioni del ricorso presentato da Avs

Legge elettorale, le motivazioni del ricorso presentato da Avs

Dopo averlo annunciato, a pochi giorni dalle elezioni regionali AVS-Rete Civica ha presentato un ricorso al Tribunale di Aosta per contestare la recente modifica della legge elettorale valdostana che ha riportato a tre le preferenze invece di una sola. In conferenza stampa, questa mattina lunedì 1 settembre, Elio Riccarand e Chiara Minelli hanno illustrato le motive del ricorso insieme al professor Giovanni Boggero, coordinatore del pool di avvocati che rappresenta i cittadini ricorrenti.

Elio Riccarand ha sottolineato due criticità principali: mancano certezze sulle modalità di espressione delle preferenze a meno di un mese dal voto, e la legislatura si è chiusa senza realizzare la riforma elettorale promessa, lasciando la Valle d’Aosta con quella che definisce “la peggiore legge regionale d’Italia”.

Chiara Minelli ha ricostruito la storia della mancata riforma, ricordando gli impegni contenuti nel Programma di governo del 2020 e la parziale modifica attuata solo a ridosso della fine legislatura, limitata al numero delle preferenze. Secondo Minelli, il tentativo di modificare la legge dopo l’avvio del procedimento elettorale, culminato nel referendum del 10 agosto con una partecipazione del 16%, rappresenta un “pasticcio” che non garantisce la certezza giuridica necessaria.

Il ricorso, depositato venerdì 29 agosto, è stato affidato a un giudice del Tribunale di Aosta che potrà pronunciarsi rapidamente, basandosi sugli atti o sentendo le parti. I nove cittadini ricorrenti – tra cui Pielo Lucat, Luigi Giunta, Marco Debernardi, Milena Gualtieri, Massimiliano Kratter, Emanuela Nasso, Katya Foletto, Chiara Minelli e Elio Riccarand – chiedono che il loro diritto di voto venga tutelato secondo la legge vigente al momento dell’avvio del procedimento elettorale.

Il professor Boggero ha precisato che l’obiettivo del ricorso è garantire chiarezza e impedire che la modifica delle regole elettorali in corso d’opera crei un pericoloso precedente, assicurando così che le elezioni del 28 settembre non possano essere impugnate o annullate.

pa.ga.