Dopo l’ennesima carneficina a Gaza, culminata nell’attacco al Nasser Medical Complex a Khan Younis, nel sud della Striscia, dove sono morte almeno 20 persone, tra cui cinque giornalisti, l’Italia si mobilita per partecipare alla 'Global Sumud Flotilla-GSF'. Una flotta internazionale di volontari si prepara a salpare verso Gaza con un unico obiettivo: portare aiuti umanitari a una popolazione assediata da anni. La Global Sumud Flotilla, con partenze da porti di Italia, Spagna e Tunisia tra fine agosto e inizio settembre, rappresenta un gesto di solidarietà senza precedenti, ma anche un atto di grande coraggio, che espone chi parte a rischi concreti.
Il termine arabo Sumud, che significa 'resilienza', sintetizza lo spirito dei partecipanti: cittadini comuni, associazioni e personalità pubbliche determinati a offrire sostegno a chi vive sotto un blocco navale e militare che limita l’accesso a cibo, medicinali e beni essenziali. Tra i promotori ci sono organizzazioni come Music for Peace e il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP), mentre figure internazionali come Greta Thunberg e l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau hanno espresso sostegno alla missione.
Dietro l’atto di solidarietà si cela un rischio concreto. I volontari si pongono letteralmente tra gli abitanti di Gaza e i soldati israeliani, esponendosi a possibili violenze e arresti. La storia delle precedenti flottille, come quella della Mavi Marmara nel 2010, dimostra quanto possa essere pericoloso sfidare il blocco navale: decine di persone furono ferite e diverse morirono durante il tentativo di portare aiuti a Gaza.
I partecipanti di quest’anno sanno che ogni passo verso Gaza è un gesto di coraggio. Non si tratta solo di trasportare cibo o medicinali: si tratta di mettere il proprio corpo e la propria vita al servizio della solidarietà internazionale, diventando simboli di una causa che chiede attenzione e giustizia per la popolazione civile palestinese.
Il Global Movement to Gaza ha annunciato lunedì scorso sui social l’avvio della mobilitazione: decine di barche cariche di attivisti e aiuti umanitari salperanno nei prossimi giorni da Genova e dalla Sicilia per unirsi alla flotta internazionale.
"Il conto alla rovescia è cominciato", spiega Maria Elena Delia, membro del Consiglio Direttivo della Global Sumud Flotilla e coordinatrice italiana del Global Movement to Gaza. "Molte barche partiranno dalla Sicilia il 4 settembre, mentre il 31 agosto barche cariche di aiuti umanitari salperanno da Genova. È un movimento dal basso, nato dalla società civile per colmare un vuoto istituzionale e umanitario. Questo gesto, anche se una goccia in un oceano di bisogni, dimostra la determinazione di chi non accetta la paralisi del sistema internazionale e vuole far luce sui crimini di Israele".
Fino alla mezzanotte di oggi, a Genova, il Global Movement to Gaza, insieme a Music for Peace e al Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP), organizza una raccolta straordinaria di 45 tonnellate di generi alimentari, che saranno caricati sulle barche in partenza sabato 30 agosto, in una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza. Dopo aver bloccato diverse navi cariche d’armi per Israele (e non solo), i camalli genovesi hanno deciso di fare un passo in più e trasportare in prima persona beni di prima necessità a una popolazione vittima di genocidio: “Vogliamo dimostrare che il porto di Genova è un porto civile e non di guerra. Vogliamo mandare il segnale che non solo blocchiamo armamenti, ma portiamo anche fisicamente aiuti alla popolazione palestinese”.
Dunque, tra il 31 agosto e il 4 settembre, decine di imbarcazioni partiranno in due ondate da Barcellona, Sicilia e Tunisia, con la partecipazione di 44 delegazioni internazionali provenienti da Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Danimarca, Thailandia, Malesia, Bangladesh, Sri Lanka, Turchia, Australia, Nuova Zelanda e Kuwait. L’iniziativa si svolgerà nel pieno rispetto del diritto internazionale.
Chiunque voglia contribuire alla missione può farlo attraverso questa piattaforma: donazioni per la Global Sumud Flotilla, link https://chuffed.org/project/138809-global-sumud-flotilla