È iniziata in questi giorni la fase più spettacolare del cantiere di demolizione nel cuore di Aosta, con l’arrivo dei colossi meccanici Armofer: bracci idraulici alti fino a 60 metri e pinze d’acciaio capaci di sbriciolare il cemento armato con precisione millimetrica. I due 'grattacieli' di via Chamonin al quartiere Cogne, rispettivamente di 9 e 12 piani fuori terra, verranno abbattuti con la tecnica “top down”, un metodo ingegneristico sofisticato che prevede la demolizione modulare dall’alto verso il basso, evitando il collasso simultaneo e minimizzando l’impatto ambientale. La Armofer Cinerari Luigi srl, impresa familiare con sede a Siziano (Pavia) e oltre sessant’anni di esperienza nel settore, si è aggiudicata l’appalto dopo la delibera comunale dello scorso 17 aprile. Il cantiere è stato aperto a maggio, con operazioni preliminari di bonifica ambientale e strip-out selettivo: rimozione manuale di vetri, infissi in legno, metalli, gronde, pluviali e materiali isolanti – tra cui lana minerale e potenziali presenze di amianto – per garantire uno smaltimento separato e conforme alle normative ambientali.
La tecnica 'top down', ingegneria del disassemblaggio
Non si tratta di una demolizione “a impatto”, ma di uno smontaggio modulare e progressivo. Dalla copertura si procede verso il basso, demolendo in sequenza pilastri e solette in modo da non sovraccaricare i livelli inferiori e mantenere stabile la struttura residua. Ogni fase è attentamente progettata e monitorata sul campo da tecnici Armofer e dagli enti preposti.
Il metodo permette anche di contenere rumore, vibrazioni e dispersione di polveri – elementi cruciali in un contesto urbano. Il cantiere è infatti soggetto a un monitoraggio ambientale continuo, in collaborazione con ARPA, e include sistemi di nebulizzazione per l’abbattimento delle polveri e barriere fisiche per ridurre l’impatto acustico.
Zeus, unico in Europa, 60 metri di altezza
Protagonista della demolizione primaria è Zeus, nome operativo del Liebherr 980 demolition, escavatore cingolato di 200 tonnellate, tra i più alti disponibili sul mercato europeo. Costruito nel 2023 e customizzato direttamente da Armofer in collaborazione con la casa madre tedesca, dispone di tre bracci intercambiabili più una prolunga da 6 metri. La sua altezza operativa massima al perno è di 60 metri.
La macchina è arrivata in cantiere smontata, con sette convogli eccezionali, e ha richiesto tre giorni di montaggio e collaudo. È dotata di:
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Braccio telescopico custom per operazioni a grande altezza
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Pinza idraulica per demolire il cemento armato
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Cabina tiltabile e carro allargabile per maggiore stabilità
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Videocamere sul braccio e in punta, con monitor HD in cabina
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Sistema di nebulizzazione integrato
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Controllo automatico dello sbraccio
A fianco di Zeus opera il nuovissimo Liebherr 950 demolition, escavatore cingolato di classe 80 tonnellate, consegnato ad Armofer appena prima dell’avvio dei lavori ad Aosta. La macchina – altezza operativa al perno 27,5 metri, motore da 220 kW – ha ricevuto a Siziano la livrea rossa che contraddistingue i mezzi dell’azienda: una scelta che è diventata marchio di fabbrica, segno visivo di una filosofia che unisce precisione, affidabilità e identità aziendale.
Terminate le demolizioni in altezza, entreranno in azione le macchine per la demolizione secondaria: mezzi più piccoli che frantumeranno i materiali recuperati, separando cemento e ferro per avviarli al riciclo. L’obiettivo, come in tutti i cantieri Armofer, è la massima valorizzazione dei materiali e la riduzione degli scarti in discarica.
Un cantiere urbano ad alta complessità
Operare in una città come Aosta – con residenze, attività commerciali e traffico in prossimità – ha imposto ad Armofer uno sforzo progettuale ulteriore, sia dal punto di vista tecnico che logistico. A coordinare l’intervento è Andrea Cinerari, uno dei titolari della storica impresa fondata 64 anni fa e specializzata in demolizioni complesse, bonifiche e interventi in contesti delicati. Un know-how costruito sul campo, macchina dopo macchina, cantiere dopo cantiere.