Politica | 30 luglio 2025, 17:09

Ad Aosta sfilano i 'Giovani Patrioti': la Lega riunisce le destre radicali europee

Ad Aosta sfilano i 'Giovani Patrioti': la Lega riunisce le destre radicali europee

Sabato 2 e domenica 3 agosto Aosta sarà teatro del primo 'Meeting valdostano dei Giovani Patrioti', un raduno promosso dalla Lega Giovani Vallée d’Aoste al quale partecipano delegazioni giovanili dei principali partiti sovranisti e ultraconservatori europei. Un’iniziativa che – tra escursioni a Pila e aperitivi in quota – porta nella quiete aostana un’inedita alleanza internazionale tra le nuove destre radicali continentali.

Alla conferenza di sabato pomeriggio, in programma all’Hostellerie du Cheval Blanc alle ore 15 e avente per tema il futuro dell'Europa, interverranno esponenti leghisti di primo piano: il coordinatore nazionale della Lega Giovani Luca Toccalini, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri (in videocollegamento), la senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti, la segretaria della Lega VdA Marialice Boldi e la consigliera comunale Sylvie Spirli. Ma il vero baricentro politico dell’evento è rappresentato dalla presenza delle sigle estere: Vox España giovani (Spagna), Rassemblement National Jeunesse (Francia), Fidelitas (ala giovanile del Fidesz di Orbán in Ungheria), Vlaams Belang Jongeren (Belgio fiammingo), il movimento femminista identitario Nemesis, oltre ai rappresentanti leghisti del Ticino.

Una rete sovranista giovanile che si struttura

Più che una semplice due-giorni tra coetanei accomunati da ideali patriottici, il meeting di Aosta si inserisce in una tendenza ormai consolidata: la costruzione di un network giovanile europeo che unisce sigle spesso nostalgiche, revisioniste e identitarie, con l’obiettivo dichiarato di 'cambiare l’Europa dall’interno'.

Non è la prima volta che queste formazioni s'incontrano: nel settembre 2023, ad esempio, il Youth Conservative and Identity Forum organizzato a Madrid da Vox aveva riunito numerosi giovani esponenti dell’estrema destra continentale, tra cui alcuni dei Movimenti invitati ad Aosta. Quell’evento suscitò dure reazioni da parte della società civile spagnola e internazionale, preoccupata per l’aperta adesione a valori ultranazionalisti, anti-immigrazione e dichiaratamente illiberali.

Un’operazione di legittimazione normalizzante

La formula scelta per l’evento – con momenti istituzionali alternati ad attività ludiche – mira a rendere più 'pop' e accattivante l’immagine delle nuove destre, ma al tempo stesso contribuisce a legittimare visioni politiche che spesso mettono in discussione conquiste fondamentali come i diritti civili, l’integrazione europea e il pluralismo culturale.

"L’evento è aperto a tutti, anche a chi non è iscritto alla Lega ma crede in un’Europa diversa", dichiara il coordinatore valdostano Andrea Mosca. Un'Europa 'diversa' che però, nei manifesti e nei proclami dei Movimenti ospiti, suona spesso come un ritorno a modelli autoritari, etnocentrici e patriarcali nel peggior senso del termine.

La montagna come palcoscenico ideologico

La scelta della Valle d’Aosta come sede di questo 'Patriots Party' (la festa serale organizzata per sabato 2 si chiama così) non è casuale: la montagna diventa qui sfondo simbolico di un’identità da difendere, confine naturale contro l’alterità, luogo 'puro' dove rinsaldare il legame tra tradizione e sangue. Un linguaggio – e una simbologia – apparentemente meritevoli di dibattito, ma che possono risuonare sinistramente familiari a chi ha memoria delle derive storiche del secolo scorso.

pa.ga.