Ambiente | 29 luglio 2025, 07:02

Centralina idroelettrica a Morgex, il comitato Dora Baltea Viva dice 'no'

Centralina idroelettrica a Morgex, il comitato Dora Baltea Viva dice 'no'

L’Auditorium di Morgex ospiterà sabato 2 agosto alle ore 20,30 un incontro pubblico informativo dedicato al progetto del nuovo impianto idroelettrico sulla Dora Baltea, tra i comuni di Pré-Saint-Didier e Morgex. Il progetto, presentato dalla Compagnia Valdostana delle Acque-Cva, è stato ritenuto assoggettabile alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale-VIA e solleva numerose perplessità tra chi vive quotidianamente il fiume e il territorio della Valdigne.

A promuovere l’iniziativa è il comitato spontaneo Dora Baltea Viva, che riunisce una cinquantina tra appassionati e professionisti del fiume – titolari di basi rafting, guide di kayak, canoisti – decisi a informare la comunità locale sui possibili impatti ambientali, economici e sociali dell’opera in progetto.

Il progetto

Secondo quanto illustrato da Cva, il nuovo impianto verrebbe realizzato sulla sponda destra idrografica della Dora Baltea, con un’opera di presa nel comune di Pré-Saint-Didier, poco a valle della confluenza con la Dora di La Thuile, e la restituzione delle acque nel comune di Morgex, circa tre chilometri più a valle. La maggior parte delle opere ricadrebbe proprio nel territorio di Morgex.

Nel dettaglio, si legge in una nota di Dora Baltea Viva, è prevista una diga con paratoie alte fino a 7,5 metri, a 160 metri dalla confluenza con la Dora di Verney; dissabbiatori in galleria lunghi 70 metri e larghi 11; due gallerie di derivazione confluendo in un’unica galleria di 2,6 km; una centrale interamente in caverna (50x20 metri); un canale di restituzione di 360 metri, anch’esso in galleria.

Lo scavo delle gallerie genererà circa 70.000 metri cubi di materiale inerte, che sarà temporaneamente stoccato in un’area di 15.000 metri quadrati, sempre sulla sponda destra del fiume.

Le preoccupazioni del comitato

Il comitato Dora Baltea Viva lancia un appello alla popolazione della Valdigne e dell’intera Valle d’Aosta: "Partecipate numerosi per difendere il futuro del nostro territorio". Tra le principali, possibili criticità segnalate: la compromissione dell’ecosistema fluviale in un tratto della Dora definito 'il Colorado d’Europa', punto di riferimento internazionale per le attività outdoor nei mesi estivi; anni di cantieri e un impatto significativo sulla viabilità interna dei paesi, a causa del transito di migliaia di camion; danni potenziali per il turismo, il commercio locale e la qualità della vita dei residenti.

"L’incontro sarà un’occasione per condividere dati, mappe e riflessioni tecniche con la cittadinanza", spiega il comitato. Un cartellone del progetto sarà esposto all’ingresso dell’Auditorium e tutti gli imprenditori della zona saranno invitati a timbrarlo con il proprio marchio come gesto simbolico di presa di posizione. "La vostra voce conta", è il messaggio chiaro del comitato. L’invito è rivolto a residenti, operatori economici, amministratori e appassionati della natura.

 

red.laprimalinea.it