Con l’approvazione definitiva al Senato, la legge per la montagna diventa realtà. La norma, voluta e sostenuta dalla Lega, “colma un vuoto normativo” secondo la senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti, che parla di “un passo storico verso il riconoscimento del valore strategico delle nostre terre alte” che "introduce una definizione chiara di cosa si intenda per montagna in Italia".
Il provvedimento stanzia 200 milioni di euro attraverso il Fondo per lo sviluppo della montagna (Fosmit) e tocca diversi ambiti: incentivi a medici, operatori sanitari e personale scolastico che scelgono di lavorare nei territori montani; investimenti nella digitalizzazione; agevolazioni per famiglie e giovani; sostegno alle professioni tradizionali e misure straordinarie contro il cambiamento climatico. Un capitolo importante riguarda lo spopolamento, con l’introduzione di servizi innovativi per l’infanzia e iniziative per favorire il ripopolamento delle valli, garantendo la continuità dei servizi pubblici essenziali.
La legge contiene una norma che la Lega definisce “rivoluzionaria” per la Valle d’Aosta: viene stabilito che chi si avventura sui sentieri escursionistici è direttamente responsabile del rischio connesso alla pratica, sollevando da responsabilità legali amministratori, consorzi e proprietari. “Chi va in montagna deve sapere che non si trova in un parco divertimenti né su una ciclabile di città”, ha commentato Spelgatti, sottolineando che questo principio è già in vigore in altri Paesi alpini. Per Spelgatti, l’approvazione della legge dimostra “la promessa mantenuta della Lega nei confronti degli elettori e dei territori”. La senatrice ha infine ringraziato il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, “per la determinazione e la competenza con cui ha portato a termine un progetto ambizioso”.