Politica | 22 maggio 2025, 22:20

Eteredile-Cva, 2.500 euro bastano a sollevare un caso? Il Consiglio Valle accerta

Acquisti da banco in cinque anni, effettuati soprattutto da operai Deval. Questa cifra, che da sola certamente non può sostenere alcuna ipotesi di conflitto d'interesse e che la redazione de Laprimalinea ha appreso tramite trasparente ricerca, trova pieno riscontro nella contabilità delle due aziende

Roberto Rosaire

Roberto Rosaire

I preposti uffici del Consiglio Valle hanno avviato accertamenti circa un possibile conflitto di interesse, paventato nei giorni scorsi dal capogruppo dell'Uv, Aurelio Marguerettaz (foto sotto) nei confronti del presidente della Quarta commissione consiliare 'Sviluppo economico', Roberto Rosaire, titolare dell'azienda Eteredile, che risulta tra i fornitori del Gruppo Cva di cui è Amministratore delegato Giuseppe Argirò.

L'inizio delle verifiche è stato reso noto all'Aula dal presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, in risposta alla question-time posta dal capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi (una seconda question-time sull'argomento è stata posta dal capogruppo di Fi, Pierluigi Marquis).

Ignorare il dubbio avanzato da Marguerettaz non è possibile, deve trovare conferma o smentita perché la Quarta commissione è impegnata negli approfondimenti sulla gestione di Cva avviati a seguito di una risoluzione approvata dal Consiglio Valle il 3 aprile scorso, a conclusione del dibattito innescato da una lettera inviata dall’ex Presidente di Finaosta, Nicola Rosset che denunciava, tra le altre cose, indebite pressioni per implementare l'emolumento dell'Ad Argirò. La risoluzione chiedeva l’acquisizione di una serie di informazioni dettagliate sull’andamento del Gruppo energetico, che sono giunte puntuali il 30 aprile scorso, inviate dall'Azienda.

Carte 'top secret', dossier filigranato contenenti dati sensibilissimi e che diversi consiglieri regionali non hanno nemmeno voluto aprire. E' evidente che la trasparenza del presidente di Commissione, in questo caso, debba essere senza ombra alcuna. Le perplessità di Marguerettaz sulla posizione di Rosaire erano giunte venerdì scorso, all'indomani delle dichiarazioni del presidente della Quarta commissione sulla Cva, "una società solida, che negli ultimi tre esercizi ha prodotto utili in continua crescita, contribuendo a rafforzare la capacità della Regione di intervenire in tutti i settori di propria competenza, a favore dell’economia, delle famiglie, del territorio e delle infrastrutture". 

Per cercare risposta alle legittime perplessità del capogruppo unionista, Laprimalinea.it ha cercato i numeri. E, tutti o in parte, li ha anche trovati: dal 2020 Deval e Cva hanno speso da Eteredile 2.500 euro per acquisti da banco. Cifra derivante dalla somma degli scontrini consegnati dagli operai della Deval (che peraltro è sì una controllata del gruppo Cva, ma ha un suo diverso Cda con diverso Ad) che in cinque anni hanno acquistato utensili, tute e minuterie.

Se questa cifra - che trova pieno riscontro in entrambe le contabilità -dovesse corrispondere a una sola porzione del rapporto commerciale tra le due aziende, gli accertamenti del Consiglio Valle potranno discernere l'ammontare complessivo. Ma se restasse l'unica disponibile, 2.500 euro in cinque anni non possono certamente sostenere alcuna ipotesi di conflitto d'interesse. Va poi detto che la legge 20 del 2000 che disciplina i rapporti tra la Regione e la Cva, solleva quest'ultima da una serie di potenziali incompatibilità rispetto a ipotetici rapporti con settori dell'Amministrazione pubblica. 

Il 'caso' discusso in Aula

Il capogruppo di RV, Stefano Aggravi (foto sotto), ha chiesto oggi al Governo regionale se fosse "a conoscenza di potenziali situazioni di conflitto di opportunità, anche in relazione a rapporti professionali, consulenziali o societari tra amministratori regionali, dirigenti e/o manager della Compagnia Cva".

Il capogruppo di FI, Pierluigi Marquis (foto in basso), ha aggiunto: "Un articolo stampa del 18 maggio si riferisce a presunti conflitti d'interesse che coinvolgerebbero componenti del Consiglio regionale: la notizia parrebbe essere frutto di 'captato' resoconto della riunione del gruppo consiliare dell'Union Valdôtaine del 16 maggio. Noi riteniamo che vada fatta chiarezza a tutela della Commissione consiliare, dei consiglieri e del Gruppo Cva".

"Posto che il 'conflitto di opportunità' - ha risposto il Presidente della Giunta, Renzo Testolin -, nonostante anche gli approfondimenti svolti dagli uffici al fine di riferirlo ad un concetto giuridico, che all’esito non è stato identificato, non si comprendono i riferimenti e che cosa debba essere inteso con questa espressione. Ciò, sommato all’assenza di riferimenti più specifici a fatti o a situazioni puntuali, impedisce, dunque, di fornire una qualsivoglia risposta riguardante situazioni circoscritte sulle quali poter svolgere specifiche istruttorie".

Testolin ha aggiunto che "ogni questione riguardante i singoli consiglieri regionali è di competenza del Consiglio Valle per le verifiche del caso".

Il capogruppo Aggravi ha replicato: "Prendo atto di questa risposta parziale e mi chiedo se il Presidente del Consiglio, Bertin, ci vuole informare rispetto a eventuali attività su questo punto, su cui non siamo stati messi al corrente"; cosa che poco dopo Bertin ha fatto, annunciando l'avvio degli accertamenti.

"La non risposta del Presidente Testolin ci fa presagire che saranno nuovamente i giornali ad aggiornarci sugli sviluppi della vicenda - ha commentato il capogruppo Marquis -. Siamo preoccupati di questa gestione: in un momento delicatissimo, in cui il dossier Cva è all’ordine del giorno, bisognerebbe assicurare la massima trasparenza e dare risposte rassicuranti, a tutela di tutti".

 

pa.ga.