La legislatura che si aprirà con le elezioni regionali sarà determinante per definire il modello sociale ed economico della Valle d’Aosta nei prossimi decenni. Lo sostengono il sindacato autonomo valdostano SAVT e l’associazione di consumatori AVCU, che in un documento congiunto elencano le priorità da affrontare con il nuovo governo regionale.
Trasporti e infrastrutture in cima all’agenda. La viabilità da e per la regione rimane il nodo centrale: ferrovia, autostrada, aeroporto e tunnel frontalieri richiedono soluzioni “definitive e non più rinviabili”. Nel settore funiviario, i sindacati chiedono di proseguire con gli investimenti in chiave turistica e occupazionale.
Industria e grandi aziende. Sul piano produttivo viene ribadita la necessità di attrarre imprese innovative, salvaguardando al contempo due poli strategici: la Cogne Acciai Speciali e l’Heineken, fondamentali per l’economia e l’occupazione valdostana.
Casinò e CVA al centro del dibattito. Dopo il concordato, il Casinò de la Vallée è tornato a generare ricchezza, ma resta da definire un modello gestionale stabile per il futuro. Sul fronte dell’energia, la scadenza delle concessioni idroelettriche di CVA è indicata come “partita da non perdere”, con richieste di massima trasparenza e correttezza gestionale.
Ambiente e cambiamenti climatici. L’appello riguarda una maggiore valorizzazione del settore agrosilvopastorale e forestale, strumenti indispensabili per la tutela del territorio e lo sviluppo sostenibile. Centrale anche il ruolo del Corpo forestale nella diffusione della cultura ecologica.
Demografia, welfare e lavoro. Tra le proposte: sgravi IRAP per le aziende che applicano contratti integrativi, sostegno per i lavoratori che lasciano l’impiego per assistere minori o anziani, stabilizzazione delle risorse aggiuntive per il personale sanitario, accesso alla sanità integrativa anche per scuola e sanità, misure a favore delle famiglie contro il caro-vita (anche con indennizzi energetici).
Pubblica amministrazione e servizi. I sindacati sollecitano la valorizzazione della rete di CAF e patronati, nuovi percorsi formativi socio-sanitari in Valle, il mantenimento delle funzioni statali sul territorio (INPS, INAIL, RAI), concorsi dedicati alla regione e un tavolo di confronto per la regionalizzazione del personale docente.
Politiche sociali. Rafforzamento del sostegno ad anziani e bambini, revisione delle fasce ISEE per allargare la platea dei beneficiari e difesa del carattere pubblico del sistema socio-sanitario.
Infine, Savt e Avcu richiamano l’importanza di un lavoro comune tra politica e società civile per rafforzare l’autonomia speciale della Valle d’Aosta. In questo quadro, sottolineano la necessità di completare il percorso legislativo che riconosca al sindacato valdostano piena libertà di azione sul territorio a tutela dei lavoratori.