Ambiente | 11 maggio 2025, 07:39

Pioggia di critiche alla 'nuova Valnontey': 'progetto deciso senza confronto, temiamo scempio'

Una porzione del progetto

Una porzione del progetto

"Ho letto sugli imminenti lavori in Valnontey e spero di poter dire la mia opinione. Valnontey è un villaggio antico e fiabesco e va preservata la sua identità. Trovo giusto ripristinare la viabilità, ma non mi sembra logico eliminare un vecchio e storico ponte, cambiare fisionomia alla valle facendo accedere centinaia di auto oltre il fiume, dove sono sempre stati i cavalli e pascolano i camosci. Valnontey è all'interno di un Parco, e come tale dovrebbe essere soggetto a severi vincoli paesaggistici. Per non parlare di una inutilissima pista ciclabile...non siamo in città!!! Sono basita e molto preoccupata".

Quello di Brunella è uno dei tanti commenti comparsi ieri sulla pagina Facebook 'Sei di Cogne se' alla notizia che a luglio inizieranno i lavori di ricostruzione della Valnontey. Nei giorni scorsi il progetto è stato presentato dall'Amministrazione comunale alla cittadinanza, in un incontro al quale però, secondo alcuni, sarebbero stati inviati principalmente residenti della Valnontey, 'trascurando' gli altri cogneins.

"Trovo che purtroppo c'è una grande carenza di coraggio e di visione del futuro scrive Giorgio, un altro abitante di Cogne -. Il progetto presentato mantiene di fatto la situazione esistente, anche perché l'interramento del parcheggio non è finanziato e quindi con molta probabilità non si farà. Rimarranno lo spostamento a valle del ponte, forse necessario per la sicurezza idraulica dell'abitato, e la modifica alla viabilità con il parcheggio dei pullman e la rotonda per fare invertire la marcia ai pullman stessi. Quindi dopo un lungo periodo in cui i pullman non salivano più a Valnontey, li vedremo di nuovo passare per il centro di Cogne. E qui si inserisce la grande trovata, perché, fate bene attenzione, tutto ciò prelude alla riesumazione del vecchio progetto del tunnel sotto i prati di Sant' Orso, a suo tempo bocciato da un referendum popolare e adesso, sembra, inserito nel programma della lista che si candida ad amministrare Cogne per i prossimi cinque anni. Perché non si ha il coraggio di trasformare Valnontey in un vero gioiello con pochi eguali se non Chamois, pedonalizzando la vallata e rendendola ancora più attraente di come è adesso? Quali sono gli insegnamenti che ricaviamo da quello che è successo lo scorso giugno? Perché si continua a fare progetti che non tengono conto della complessità del territorio e di quello che succede a monte e a valle? (...) Un vero progetto di recupero deve considerare la Valnontey dall'Erfolet ai prati di Sant' Orso, valutando attentamente le dinamiche del torrente e soprattutto ripristinando le millenarie zone di espansione che per secoli hanno preservato Valnontey". 

Fa loro eco Barbara: L' Ente Parco e' silente? Ci dovrebbero essere dei vincoli strettissimi per la protezione di un patrimonio inestimabile come quello del Parco del Gran Paradiso, uno dei pochi luoghi ancora naturali, di valore incommensurabile, da preservare, di fronte a qualsiasi progetto che violenta il territorio. Cogne perdera' e crollera' tanto di appeal e di valore...i turisti che richiama la Valle di Cogne, arrivano principalmente per il Parco". 

Più d'uno ha fatto notare che il progetto prevede la costruzione di un nuovo ponte veicolare più a valle, salendo Verso Valnontey, mentre il ponte di legno attuale, quello storico che ha resistito all'alluvione, sparirà e più avanti sarà realizzato un nuovo ponte solo pedonale.

I commenti critici si susseguono sulla pagina uno dopo l'altro e alla domanda di un 'turista fedele': "Ma è regolare affidare i lavori senza una gara di appalto? A me non sembra...", risponde un'altra Barbara: "Questo è il punto centrale lo 'stato d'emergenza' permette di fare tutto quello che si vuole...".

pa.ga.