Serio, competente, animato da un profondo senso di giustizia ma anche da tanto buon senso e una dose enorme di umanità. Il poliziotto che qualunque persona onesta vorrebbe incontrare se si trovasse in difficoltà.
Il 24 giugno del 2016, dopo 35 anni di fedele servizio nella Polizia di Stato, l'ispettore capo Pino Gianichi aveva festeggiato con amici e colleghi il suo ultimo giorno di lavoro alla questura di Aosta.
Qualche tempo dopo si era trasferito nel suo Piemonte ma dalla Valle d'Aosta Gianichi era come se non se ne fosse mai andato, lasciando un ricordo indelebile e tanti amici e conoscenti che lo stimavano umanamente e professionalmente.
Pino Gianichi è morto a 62 anni "improvvisamente", così recita il necrologio, venerdì 8 novembre; il rosario è fissato per martedì 12 novembre alle ore 18 nella chiesa parrocchiale di Terruggia (Alessandria); le esequie saranno celebrate mercoledì 13 novembre alle ore 10,30, nella stessa chiesa. Dopo la funzione religiosa la salma proseguirà per il Tempio crematorio 'Panta Rei' di Valenza Po.
Pino Gianichi lascia i figli Rossella, Ermanno, Amedeo e Ada; la mamma Santa, la sorella Luciana e gli amati nipoti.