Cronaca | 19 gennaio 2024, 07:12

Ivrea, ennesima aggressione di un detenuto a un agente della Penitenziaria

Sindacato Sappe, 'allarmanti e inquietanti alcuni eventi critici accaduti nelle carceri del distretto piemontese-ligure-valdostano dall'1 settembre al 31 dicembre 2023'

Ivrea, ennesima aggressione di un detenuto a un agente della Penitenziaria

Ennesima aggressione, mercoledì scorso, ai danni di agenti di Polizia penitenziaria da parte di un detenuto nella Casa Circondariale di Ivrea.

Lo rende noto Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato autonomo polizia penitenziaria-Sappe: “I fatti questa volta ci raccontano di un detenuto che pretendeva di essere visitato dal medico e che non accettava di dover aspettare il proprio turno. Si è quindi autoprocurato dei tagli alle braccia con il fine di accelerare i tempi di attesa. Giunto davanti al medico ha iniziato a inveire brutalmente nei suoi confronti, sbattendo le mani sporche di sangue sulla scrivania e apostrofandolo con diversi insulti e minacce. Alla richiesta di allontanarsi e calmarsi, il detenuto ha proseguito con atteggiamenti incivili e inurbani, tanto che il sanitario, intimorito, si è allontanato dall’infermeria nel tentativo di sottrarsi da quella situazione che stava diventando pericolosa”.

Santilli prosegue evidenziando che “quando il carcerato ha cercato di inseguirlo, sempre urlandogli contro epiteti impronunciabili e minacciando di aggredirlo fisicamente se non fosse stato immediatamente visitato, un sovrintendente di Polizia Penitenziaria si è frapposto nel tentativo di ostacolare e fermare il detenuto il quale, per tutta risposta, ha sfogato la sua aggressività nei suoi confronti colpendolo al collo prima di essere bloccato da altri agenti intervenuti in supporto del collega. Fortunatamente il sovrintendente ha riportato solo una escoriazione al collo”.

“Ma non si può non evidenziare”, conclude il sindacalista, “che in Piemonte questa è stata la settima aggressione degli ultimi quattordici giorni ai danni del personale di polizia penitenziaria. Una ogni due giorni! Per quanto si potrà ancora andare avanti così?”.

Il Segretario Generale del Sappe, Donato Capece, stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere di Ivrea ed esprime solidarietà alle unità del Corpo coinvolte ed al medico: “Con questi ulteriori gravi eventi critici, sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutte le colleghe ed i colleghi della Casa circondariale di Ivrea ed anche al medico: e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione”. E definisce “semplicemente allarmanti e inquietanti” alcuni degli eventi critici accaduti nelle carceri del distretto piemontese-ligure-valdostano dall'1 settembre al 31 dicembre 2023: “Pensate, ci sono state 263 denunce per resistenza ed ingiuria a pubblico ufficiale, cinque proteste collettive con rifiuto di entrare in cella. Ma ancora più gravi le aggressioni a poliziotti:  58 quelle che hanno visto assegnare ai malcapitati fino a sette giorni di prognosi, nove quelle con prognosi da 8 a 20 giorni e ben otto aggressioni con prognosi maggiori di 20 giorni”.

“Numeri da brividi”, conclude Capece. “Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.  

red.laprimalinea.it