Cronaca | 15 gennaio 2024, 13:05

Aumentati anche in Valle i minori vittime di reati sessuali online

Nei casi di adescamento, l’aggressione coinvolge anche bambini in età preadolescenziale che non dovrebbero avere accesso ai social e che dovrebbero essere puntualmente sorvegliati dai genitori

Aumentati anche in Valle i minori vittime di reati sessuali online

"A livello regionale non sembra ridursi il rischio per bambini e preadolescenti di diventare oggetto di attenzioni sessuali da parte di adulti, mentre giocano online o guardano i loro video preferiti sulle piattaforme social". L'allarme per una recrudescenza, anche nella nostra regione, di casi di cyberpedopornografia e adescamenti su internet è contenuto nel Resoconto 2023 dell'attività della Polizia Postale del Piemonte e Valle d’Aosta.

"Le denunce relative ai casi di adescamento online - si legge - unite alla trattazione di fascicoli per attività di iniziativa del Centro Operativo e Sezioni Provinciali - raccontano di un numero di casi in aumento che coinvolgono anche vittime sotto i 13 anni. Nei casi di adescamento, quando l’aggressione è rivolta a minori di quest’età, di fatto essa coinvolge bambini in età preadolescenziale che non dovrebbero avere accesso ai social e che dovrebbero essere puntualmente sorvegliati dai genitori, proprio perché particolarmente fragili per la tenera età".

In molti casi il gioco online costituisce l’occasione per l’approccio sessuale con il minore, spiega la Polizia postale, "proprio per la scarsa diffidenza nelle tecnologie unita all’abilità di costituzione di un dialogo riservato, anche in quei casi in cui il minore aveva in precedenza prestato la massima attenzione nel non accettare amicizie e contatti da sconosciuti sulle piattaforme più propriamente dedicate allo scambio di messaggi e comunicazioni".

In rari casi, addirittura, "carpita la fiducia, il criminale invita il minore a scaricare un’app di chat nuova, ordinandogli di disinstallarla e reinstallarla ogni giorno, in modo da non essere scoperto nella relazione patologica con la sua vittima anche difronte ad un controllo genitoriale".

Nel 2023 si è rilevato un incremento dei casi di sextortion (ricatto/estorsione sessuale online), considerato negli ultimi anni un evidente fronte di rischio anche per i minori. In passato era appannaggio del mondo degli adulti, attualmente coinvolge frequentemente gli adolescenti e in particolare, in modo preoccupante, ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Questo reato sta coinvolgendo sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati, quali la vergogna e la frustrazione che si ingenera per la difficoltà nel gestire la diffusione di immagini intime, magari legate ad una precoce sessualità.

"Fondamentale in tale ambito  -  prosegue la nota - è l’azione che la Polizia Postale del Piemonte e della Valle d’Aosta svolge nell’ambito della prevenzione, attraverso la continua e costante attività di monitoraggio della rete, per limitare la circolazione di foto e video a sfondo sessuale realizzati con l’utilizzo di minori, sia attraverso i monitoraggi della rete, sia nei contesti divulgativi quali gli istituti scolastici e i momenti di aggregazione in favore dei ragazzi, dei loro genitori e degli insegnant".

Nondimeno, nell’attività di contrasto, nel 2023 sono stati deferiti già solo in provincia di Torino 65 persone

pa.ga.