Attualità | 24 novembre 2023, 14:04

Celebrata anche a Courmayeur la Virgo Fidelis patrona dei carabinieri

Celebrata anche a Courmayeur la Virgo Fidelis patrona dei carabinieri

Dopo la commemorazione mercoledì scorso in Cattedrale ad Aosta, la parrocchia Santa Margherita a Entreves di Courmayeur ha accolto, giovedì 23 novembre, la celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma, organizzata dai carabinieri della locale sezione ANC guidati dal presidente Antonio Furingo.

Alla funzione religiosa, officiata da Padre Marino Colombo, hanno assistito il comandante del Gruppo di Aosta, colonnello Giovanni Cuccurullo; il comandante della Compagnia di Aosta, tenente colonnello Tommaso Gioffreda e il comandante della stazione carabinieri di Courmayeur, luogotenente carica speciale Nado Calderone.

In chiesa presenti numerosi associati, militari in servizio e in congedo. La Celebrazione della Virgo Fidelis coincide con la ricorrenza dell'82esimo Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa e per la quale alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l'impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, e infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.

Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”.

red.laprimalinea.it

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