Sono nei guai quattro giovani aostani (di origini familiari straniere ma nati in Italia e cittadini italiani a tutti gli effetti), tre ventenni e un 17enne, accusati dalla Sezione 'furti e rapine' della Squadra mobile di Aosta di aver aggredito e rapinato (anche sotto la minaccia di un piccolo coltello che però non è stato trovato) due turisti francesi loro coetanei e di aver poi utiizzato indebitamente una loro carta di credito.
Per Aldwin Monegro sono scattati gli arresti domiciliari; divieto di lasciare il luogo di residenza per Dominguez Hernandez; un terzo maggiorenne è stato identificato ma è al momento irreperibile mentre per il minorenne l'eventuale misura cautelare sarà decisa dal Tribunale per i Minori di Torino.
La mattina di venerdì 21 luglio, due giovani francesi che si trovavano in vacanza in Valle si sono presentati in Questura ad Aosta spiegando che la sera prima, all'uscita della discoteca Momà a Gressan, mentre percorrevano il ponte che attraversa la Dora e porta in territorio di Aosta ovvero in località Montfleury erano stati aggrediti da quattro ragazzi conosciuti poco prima, uno dei quali anche armato di un coltellino, che avevano intimato loro di consegnargli la cassa bluetooth che avevano in mano nonché tutte le carte di credito e i telefoni cellulari (per impedir loro di dare allarme tempestivo). I due, stanchi dopo la serata e colti al buio di sorpresa, non avevano opposto alcuna resistenza e avevano consegnato quanto richiesto dagli aggressori.
Quel venerdì mattina, proprio mentre negli uffici della Squadra mobile, diretta dal commissario capo Francesco Filograno, gli agenti controllavano sui cellulari dei francesi le applicazioni delle banche collegate alle carte di credito alla ricerca di addebiti non autorizzati, su una delle app è apparsa una transazione: il pagamento di tre ingressi alla piscina comunale di Aosta. Pochi minuti dopo i poliziotti erano fra le sdraio della piscina e facilmente individuavano i tre ragazzi che prendevano tranquillamente il sole e ascoltavano musica proveniente dalla cassa sottratta la sera prima ai due turisti d'Oltralpe.
Loro avevano cercato di schermirsi e persino, maldestramente, di occultare le carte di credito ma le prove sono risultate schiaccianti e due di loro sono anche stati riconosciuti senza ombra di dubbio dalle vittime della rapina. Dall'esame delle telefonate intercorse tra i giovani nelle ore precedenti è stato uno scherzo per i poliziotti risalire al quarto autore della rapina. Quanto al cellulare sottratto, una ragazza lo aveva ritrovato lungo il sentiero tra Aosta e Gressan e lo aveva già consegnato alla polizia.
Uno dei tre maggiorenni scoperti dalla Sezione 'furti e rapine' della questura aostana ha già un precedente specifico, vittima anche in questo caso un giovane cliente del Momà, rapinato alcuni mesi fa.