Hanno rubato nella notte una Fiat 500 per usarne la batteria come innesco per l'esplosione. Poi sono andati a Gressan e hanno fatto saltare in aria il bancomat della filiale locale della Bccv. La 'banda dell'esplosivo' come l'ha definita un inquirente ha colpito ancora poche ore fa e il 'colpo' è simile a quello compiuto a Chambave il 5 giugno scorso.
Allarmati dalla forte esplosione gli abitanti della zona hanno allertato polizia, carabinieri e Vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto in pochi minuti.
I danni sono limitati al locale bancomat, non è dato sapere quanto denaro sia stato sottratto (forse ne è stata recuperata dai carabinieri la metà di quello contenuto nel bancomat) e non risultano persone ferite. Indagini serrate sono in corso da parte del Nucleo investigativo dei carabinieri di Aosta.
L'auto nella foto in minigallery è quella probabilmente usata per innescare l'esplosione; la tecnica utilizzata, secondo gli inquirenti, è quella della 'marmotta': il bancomat è forato in un punto preciso, poi si inserisce un piccolo ordigno artigianale in metallo con all'estremità una specie di contenitore a forma di cono che contiene fino a mezzo chilo di polvere da sparo e alla cui estremità è fissata la miccia che innescata lo fa esplodere: parte del denaro va in fumo ma diverse banconote si 'salvano' dal botto.
La 'tecnica della marmotta' fa sì che i soldi rubati restino intatti, e non macchiati dall'inchiostro dei sistemi di sicurezza E' chiamata cosi perché il fischio che l'ordigno emette prima della deflagrazione ricorda quello del roditore alpino.