Cronaca | 29 agosto 2022, 22:01

'I miei figli con me in vacanza all'estero nel pieno rispetto della legge'

Così replica un padre accusato dalla ex di aver sottratto i loro due figli senza autorizzazione del giudice

'I miei figli con me in vacanza all'estero nel pieno rispetto della legge'

Lei, cittadina brasiliana da anni residente in Valle, come riportato il 21 luglio scorso dalla nostra testata, lo ha denunciato ai carabinieri di Aosta per il reato di 'sottrazione e trattenimento di minori all'estero', lui, montenegrino anch'egli da diverso tempo residente nella nostra regione, respinge l'accusa al mittente asserendo di non essersi mai nemmeno sognato di rapire i propri figli ma di averli portati in vacanza nel pieno rispetto della legge. 

La coppia si è separata nel 2019 ma dalla loro unione sono nati due figli gemelli che oggi hanno cinque anni. "Il 12 luglio - afferma la donna nella denuncia presentata ai carabinieri di Aosta - il mio ex compagno mi ha inviato una mail nella quale  mi riferiva che avrebbe preso i nostri figli venerdì 15, week-end che comunque gli sarebbe spettato come da provvedimento del giudice, e che lunedì sarebbe partito con loro per il mare nello Stato del Montenegro dai suoi parenti". La donna risponde all'ex "che non avrei acconsentito a quel viaggio all'estero senza nessun accordo sottoscritto su supervisione di un giudice". L'uomo però quello stesso venerdì le spedisce una raccomandata dicendole che avrebbe comunque portato i figli all'estero, come aveva fatto l'anno precedente su autorizzazione del giudice. Alle parole seguono i fatti e il padre vola in Montenegro con i bambini. Lei lo denuncia ritenendo il suo gesto una mera sottrazione di minore.

“Non corrisponde affatto a verità il fatto che il padre abbia preso, furtivamente, i figli e li abbia portati all’estero, facendo esplicitamente intendere il reato di “sottrazione e trattenimento di minori all'estero”  ha scritto a Laprimalinea.it Ubaldo Valentini, presidente della Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori, di cui è socio da anni il succitato papà.

E spiega anche perché: "I bambini sono cittadini non dello Stato italiano ma di quello del Montenegro", pertanto "non esiste nessuna sottrazione di minori e trattenimento degli stessi all’estero e il citato reato non è applicabile al genitore che, durante il periodo di vacanze esclusive (due settimane) dei figli con lui, può portarli dove vuole, anche all’estero".

Inoltre, afferma Valentini, "la madre, per cortesia, era stata informata e il suo consenso non è previsto dal decreto di affido condiviso dei minori ad ambedue i genitori".

Ancora, "la madre conosce bene la località dove il padre ha portato (e non è la prima volta) i figli al mare nel Montenegro presso la casa familiare per contenere i costi e per permettere loro di stare qualche giorno al mare, considerato che la madre, non li porta sia i gemellini che gli altri figli di padri diversi. La località è dunque ben nota alla madre dove vi si è recata più volte. Le Forze dell’ordine potevano avere facilmente il numero del cellulare del padre, se già non ne siano in possesso".

Quindi, ribadisce Valentini, "Il citato reato non esiste per il genitore in ferie e che fa, come sempre, regolarmente ritorno a casa. Ben vengano le indagini delle forze dell’ordine purché complete e oggettive".

 

 

pa.ga.

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