Economia | 18 dicembre 2025, 07:08

Regime forfettario, la soglia sale ora a 35mila euro

Regime forfettario, la soglia sale ora a 35mila euro

Il Disegno di Legge di Bilancio 2026, approvato il 17 ottobre, proroga al 2026 l’innalzamento della soglia di reddito da lavoro dipendente e assimilato per la permanenza nel regime forfettario. La misura, introdotta con la Legge 207/2024, comma 12, aveva già elevato il limite da 30.000 a 35.000 euro per l’anno 2025, riferito ai redditi 2024. Ora, il nuovo intervento estende la soglia maggiorata anche ai redditi 2025, con effetti sul 2026.

La disciplina di riferimento resta la Legge 190/2014, art. 1, comma 57, lettera d-ter), che prevede la cosiddetta “causa ostativa”: se il contribuente in regime forfettario percepisce nell’anno precedente redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori al limite stabilito, decade dal regime agevolato e rientra nell’IRPEF ordinaria.

Il Fisco, con la Circolare n. 10/E del 2016, ha chiarito che nel calcolo rientrano non solo gli stipendi da lavoro dipendente, ma anche i redditi assimilati, tra cui le pensioni e gli assegni di mantenimento corrisposti dall’ex coniuge. Pertanto, un pensionato che percepisce oltre 35.000 euro lordi annui non potrà accedere o mantenere il regime forfettario, anche se svolge attività autonoma marginale. Analogamente, chi riceve un assegno di mantenimento che, sommato ad altri redditi, supera la soglia, decade dal regime.

Restano esclusi dal computo gli emolumenti arretrati soggetti a tassazione separata, come precisato dall’Agenzia delle Entrate – Risposta n. 102/2020. Inoltre, la stessa Circolare 10/E/2016 ha chiarito che la causa ostativa non si applica se il rapporto di lavoro dipendente è cessato: chi ha lasciato il posto fisso nel 2025 può aprire o mantenere la partita IVA in forfettario anche se ha percepito redditi superiori al limite. Tale eccezione, tuttavia, non riguarda i pensionati, poiché la pensione costituisce reddito assimilato che continua a prodursi e deve essere sempre considerata ai fini della soglia.

La proroga al 2026 rappresenta una misura di sollievo per i contribuenti in regime forfettario, ma impone particolare attenzione al calcolo dei redditi assimilati, in quanto pensioni e assegni di mantenimento possono determinare l’esclusione dal regime agevolato.

Fonte e info: https://www.laleggepertutti.it/ 

red.laprimalinea.it