Tra Cielo e Terra | 11 dicembre 2025, 14:08

Il Sistema Solare sta 'correndo' più del previsto

Immagine generata con I.A.

Immagine generata con I.A.

Il nostro Sistema Solare potrebbe muoversi nello spazio a una velocità tre volte superiore rispetto a quanto stimato finora, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters dal gruppo di ricerca guidato dall’astrofisico Lukas Bohme dell’Università di Bielefeld. La scoperta nasce dall’analisi della distribuzione delle radiogalassie, galassie che emettono onde radio particolarmente intense, la cui concentrazione varia leggermente a seconda della direzione nello spazio. Questa differenza, impercettibile a occhio nudo, è stata rilevata grazie a strumenti di altissima precisione.

Gli scienziati hanno utilizzato i dati della rete europea di radiotelescopi Lofar (Low Frequency Array), combinati con osservazioni provenienti da altri due radio-osservatori, e hanno applicato un nuovo metodo statistico. Il risultato ha mostrato un’anisotropia, cioè una variazione nella distribuzione delle radiogalassie, ben 3,7 volte superiore a quella prevista dal modello cosmologico standard. Quest’ultimo, che descrive l’origine e l’evoluzione del cosmo a partire dal Big Bang, presuppone una distribuzione della materia sostanzialmente uniforme.

“Se il nostro Sistema Solare si muove davvero così velocemente, dobbiamo rivedere i presupposti fondamentali sulla struttura su larga scala dell’universo”, ha osservato il cosmologo Dominik J. Schwarz, coautore dello studio. “In alternativa, la distribuzione delle radiogalassie potrebbe essere meno uniforme di quanto credessimo. In entrambi i casi, i nostri modelli attuali vengono messi alla prova”.

Il fenomenco si può immaginare così: il modello standard dell’universo è come una mappa che descrive un terreno pianeggiante e uniforme. Se però scopriamo che il terreno ha colline e avvallamenti imprevisti, significa che la mappa non è del tutto corretta. In questo caso, le “colline” sono le radiogalassie distribuite in modo irregolare, oppure il nostro Sistema Solare che corre più veloce del previsto. In entrambi i casi, gli scienziati devono ripensare la mappa dell’universo per capire meglio come funziona davvero.

a.a.