Cronaca | 02 dicembre 2025, 07:49

Riciclaggio, corruzione e fatture false, maxi operazione della Guardia di finanza al Casino de la Vallée

Trentatré gli indagati, a 19 di loro sono state sequestrate somme per circa cinque milioni di euro Perquisizioni in tutta Italia, coinvolti due funzionari della Casa da gioco; contestata l'associazione per delinquere

Riciclaggio, corruzione e fatture false, maxi operazione della Guardia di finanza al Casino de la Vallée

Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Aosta è scattata alle 7 di questa mattina al Casino de la Vallée di Saint-Vincent. I militari, arrivati a bordo di una decina di vetture, hanno bloccato gli accessi e concentrato nella hall tutti i dipendenti presenti all’ingresso dei vari reparti, mentre squadre specializzate eseguivano perquisizioni e acquisizioni di documenti negli uffici della Casa da gioco. Secondo quanto emerso, nessuna persona risulta attualmente arrestata.

L’operazione rientra in un’indagine molto più ampia coordinata dalla Procura della Repubblica di Aosta, che ha delegato ai finanzieri l’esecuzione di un’ordinanza di sequestro disposta dal gip nei confronti di 33 indagati, accusati – a vario titolo – di associazione per delinquere, riciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ricettazione e corruzione di incaricato di pubblico servizio.

A 19 di loro sono state sequestrate somme di denaro, disponibilità finanziarie e immobili fino alla concorrenza di oltre 5 milioni di euro.

Oltre 150 militari stanno eseguendo decine di perquisizioni non solo in Valle d’Aosta ma anche in Piemonte, Lombardia, Toscana, Molise, Sicilia, Calabria, Liguria, Puglia, Campania e Lazio. Obiettivo: ricostruire i flussi finanziari che, secondo gli investigatori, sarebbero il frutto di un articolato meccanismo di frode fiscale e successivo riciclaggio.

Il sistema contestato: fatture false per 3 milioni e fondi 'drenati'

Secondo gli elementi raccolti finora, gli indagati avrebbero sfruttato un meccanismo fraudolento basato sull’emissione di fatture false per oltre tre milioni di euro. Gli importi pagati dalle società coinvolte sarebbero poi stati trasferiti su conti personali riconducibili a uno degli indagati che, tramite la compiacenza di due funzionari infedeli del Casinò di Saint-Vincent, li avrebbe riciclati trasformandoli in denaro contante o fiches, successivamente restituite alle imprese emittenti.

Indagati due funzionari della Casa da Gioco

La Procura contesta inoltre la condotta di due funzionari 'infedeli' della Casa da gioco che, in qualità di incaricati di pubblico servizio, avrebbero favorito uno degli indagati consentendogli di movimentare ingenti somme di denaro all’interno dei loro “parco” fiches, schermando così l’origine illecita dei fondi. Le indagini, nate da complesse attività di polizia giudiziaria incrociate a intercettazioni, analisi di documentazione contabile e monitoraggi bancari, proseguono per definire la ricostruzione completa dei ruoli e dei profili di responsabilità.

pa.ga.