Politica | 01 dicembre 2025, 07:00

Cogne, via libera unanime del Consiglio comunale al collegamento funiviario con Pila e Aosta

Il Comune di Cogne

Il Comune di Cogne

Il Consiglio comunale di Cogne sceglie l’unità sul dossier più delicato e strategico per il futuro della vallata. Nella seduta di venerdì 28 novembre l’Aula ha approvato all’unanimità la mozione che traccia il percorso politico-istituzionale sul progetto di collegamento funiviario Cogne – Pila – Aosta, riconoscendone il valore decisivo per lo sviluppo del territorio.

Il voto compatto di maggioranza e minoranza sancisce tre impegni formali. Il primo è la presentazione, nel prossimo Consiglio comunale utile, di una delibera che confermi – ancora una volta in forma unanime – la strategicità dell’opera per la comunità cogneintze. Il secondo impegno riguarda l’azione della Giunta, che dovrà istituire un tavolo politico di confronto e collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, passaggio ritenuto essenziale per valutare fattibilità, sostenibilità e prospettive del progetto. Il terzo punto prevede l’obbligo di aggiornare costantemente il Consiglio sugli sviluppi del dialogo con il livello regionale.

La decisione rappresenta, sul piano politico, un segnale non scontato: in una fase in cui molte comunità alpine si interrogano sulla necessità di infrastrutture capaci di garantire competitività, mobilità alternativa e un futuro turistico stabile, Cogne sceglie di muoversi con una linea condivisa. Il Comune sottolinea che continuerà a informare la popolazione “con puntualità” sui prossimi passi e sugli esiti delle interlocuzioni istituzionali, confermando la volontà di mantenere trasparenza e coesione su un dossier considerato cruciale.

Un valore aggiunto: la galleria del Drinc 

Nel dibattito social che si è sviluppato in queste ore tra cognein e turisti sul collegamento, riemerge anche un elemento che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione di tecnici, amministratori e consorzi irrigui della zona: la galleria del Drinc, la lunga infrastruttura scavata decenni fa per un trenino minerario mai entrato in funzione tra Pila e Cogne.

Secondo diversi studi presentati negli ultimi mesi, la galleria potrebbe diventare un’infrastruttura strategica per la vallata, non tanto per il ripristino del collegamento ferroviario originario, quanto per funzioni tecnologiche e di sicurezza. Tra le ipotesi allo studio figurano l’installazione di condotte per acqua, fibra ottica o metano, la creazione di un canale di trasporto irriguo, fino alla possibilità — particolarmente rilevante — di utilizzare la galleria come via alternativa di emergenza in caso di isolamento della vallata, frane o interruzioni della viabilità ordinaria.

Alcuni progetti preliminari indicano anche un potenziale utilizzo della galleria per alimentare l’innevamento programmato della conca di Pila o per favorire una riduzione dei trasporti su gomma verso Cogne mediante un’infrastruttura integrata a basso impatto ambientale.

Il collegamento funiviario oggi in discussione non esclude queste possibilità: anzi, la strategia del Comune sembra aprire a uno scenario più ampio, in cui funivia e galleria possono rappresentare strumenti complementari per modernizzare l’accessibilità e rafforzare la resilienza infrastrutturale della valle.

Prossimi passi

 

Il Comune ha ribadito che informerà “con puntualità” la popolazione sui passaggi successivi e sugli esiti del dialogo con la Regione. Il voto unanime di ieri crea ora una base politica solida su cui costruire il confronto istituzionale: un elemento non scontato su un tema che, per estensione economica, ambientale e tecnologica, è destinato a rimanere centrale nel dibattito valdostano dei prossimi mesi.

 

pa.ga.