Ambiente | 04 aprile 2024, 19:50

C'è un progetto di rinascita tecnologica e ambientale per la mai usata galleria Cogne-Pila

Previsti al momento la realizzazione e canalizzazione di un impianto irriguo; l'approvvigionamento di acqua potabile per Pila; la creazione di una viabilità alternativa in caso di emergenza lungo la strada regionale 47; l'alimentazione dell'innevamento artificiale; la possibilità di convogliare metano da Acque Fredde a Cogne, per l'abbattimento di inquinanti

C'è un progetto di rinascita tecnologica e ambientale per la mai usata galleria Cogne-Pila

Premessa doverosa: è recentissimo ma c'è già, un progetto di fattibilità tecnica per trasformare in sistema di pompaggio di acqua irrigua, trasporto di metano e cunicolo tecnologico la galleria del Drinc, il famoso collegamento ferroviario Pila-Cogne mai entrato in funzione. E questo pomeriggio l'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, ha reso noto che  la Giunta regionale "intende valutare un utilizzo infrastrutturale per un eventuale passaggio di condutture, ad esempio per acqua, gas o fibra ottica. Ed è per questo che gli assessori Carrel e Sapinet stanno collaborando con gli enti del territorio per approfondire queste valutazioni". 

Bertschy ha risposto in Consiglio Valle a una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain, poi ritirata, per "valutare nell'ambito dello studio di approfondimento del collegamento tra Pila e Cogne una eventuale soluzione alternativa che miri a recuperare l'attuale tracciato della linea ferroviaria tra le località di Epinel e Eaux-Froides, senza escluderne anche la potenziale trasformazione in tracciato ciclabile, pedonale ovvero anche con altri mezzi alternativi".   

L'assessore ha spiegato che "per questa maggioranza è fondamentalmente corretta la scelta del 2012 di mantenere inaccessibile la galleria di quasi sette chilometri, di cui molti tratti sono soggetti a infiltrazioni d'acqua e distacco di rivestimenti della volta. La larghezza è tale che non potrebbero incrociarsi due veicoli e per consentirne l'accesso pubblico bisognerebbe garantire sistemi di illuminazione e sicurezza in linea con le normative attuali. Il potenziale della galleria come via di transito è quindi al momento molto basso e ci si troverebbe di fronte a costi molto ingenti per avere una infrastruttura limitata nella capacità, dai costi di investimento e gestione molto alti e forse meno sicuri di altre ipotesi al vaglio".    Inoltre, "rispetto alle ipotesi di percorso ciclopedonali si tratterebbe di passare quasi un'ora e mezza a piedi o mezz'ora in bici dentro una galleria fredda e umida".

Quindi, strada spianata al progetto che prevede la riqualificazione della galleria in una vera e propria rete di distribuzione di acqua e di energia. E al riguardo un progetto di fattibilità tecnica c'è già, promosso dal Consorzio irriguo di miglioramento fondiario di Gressan. E' stato illustrato ampiamente il 5 marzo scorso in una riunione nella sede dell'assessorato regionale alle Opere pubbliche.  A grandi linee, il progetto prevede al momento la realizzazione e canalizzazione di un impianto irriguo; l'approvvigionamento di acqua potabile per Pila, che ne è carente; la creazione di una viabilità alternativa in caso di emergenza lungo la strada regionale 47; l'alimentazione dell'innevamento artificiale per Pila; la possibilità di convogliare metano da Acque Fredde a Cogne, per l'abbattimento di inquinanti. 

patrizio gabetti

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