Integrazione e solidarietà | 22 novembre 2025, 07:59

Accordo Coni VdA e Aice per inclusione sportiva di chi necessita di farmaci salvavita

Da sn Jean Dondeynaz, Renzo Testolin e Manuele Amateis

Da sn Jean Dondeynaz, Renzo Testolin e Manuele Amateis

È stato firmato venerdì 21 novembre il nuovo accordo di collaborazione tra il Coni VdA e l’Aice Valle d’Aosta Odv, finalizzato a garantire la partecipazione alle attività sportive anche alle persone che possono necessitare della somministrazione di medicinali salvavita non soggetti a competenze sanitarie. A sottoscrivere il protocollo sono stati il presidente del Coni regionale, Jean Dondeynaz e il presidente di Aice VdA, Manuele Amateis, alla presenza del presidente della Giunta, Renzo Testolin.

La convenzione nasce con l’obiettivo di rimuovere le barriere che ancora ostacolano la piena inclusione delle persone, giovani e adulte, affette da epilessia o da altre condizioni patologiche che possono richiedere l’uso al bisogno di farmaci come glucagone, adrenalina o salbutamolo. Si tratta di medicinali che non richiedono discrezionalità tecnica né competenze sanitarie specialistiche, ma che devono essere somministrati in modo corretto da adulti previamente formati.

L’accordo riconosce l’attività motoria e sportiva come componente essenziale del benessere fisico, mentale e sociale e mira a rendere effettivo il diritto alla partecipazione per tutte le fasce d’età, anche attraverso “ragionevoli accomodamenti” utili a superare eventuali criticità. Coni e Aice collaboreranno per favorire la piena inclusione sportiva delle persone che necessitano della somministrazione al bisogno di medicinali salvavita non sanitari, promuovendo percorsi di formazione per società sportive, dirigenti, tecnici e operatori sulla conoscenza della patologia, sulla gestione delle crisi e sulle corrette procedure di intervento.

La responsabilità clinica rimane in capo al medico prescrittore, mentre agli operatori sportivi formati è richiesto di intervenire solo secondo precise indicazioni. Sebbene il protocollo sia nato per rispondere ai bisogni delle persone con epilessia, i promotori auspicano che diventi uno strumento utile anche per altre condizioni patologiche che richiedono farmaci salvavita, contribuendo a rendere il sistema sportivo valdostano sempre più inclusivo, preparato e accogliente.

i.d.