Aosta perde terreno nella classifica annuale sulla qualità della vita elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Dopo il brusco arretramento registrato nel 2024 – quando il capoluogo regionale era passato dal nono al 22esimo posto – quest’anno arriva un nuovo passo indietro: Aosta scende infatti alla 27esima posizione tra le 107 province italiane. Un risultato che conferma un trend negativo e che riflette il peggioramento di diversi indicatori chiave analizzati dall’indagine: c'è dunque del lavoro da fare per la nuova Giunta comunale del sindaco Raffaele Rocco, per riportare la città nella 'top ten' italiana della vivibilità.
Sicurezza, demografia e servizi in calo
La flessione più evidente riguarda l’ambito della sicurezza. La provincia di Aosta arretra pesantemente e si colloca al 76esimo posto, distante dal 43esimo dell’anno precedente. A pesare sono l’aumento dei reati e la percezione di minore sicurezza urbana.
Segnali non incoraggianti anche dal capitolo dedicato alla popolazione: Aosta scende dal 43esimo al 65esimo posto, dato che tiene insieme dinamiche demografiche, densità e dinamismo sociale.
In difficoltà anche il settore dell’istruzione e formazione, dove il capoluogo perde nove posizioni e si ferma al 31esimo posto (era 22esimo nel 2024).
Il comparto della salute registra un arretramento ancora più netto: Aosta scivola al 24esimo posto, mentre lo scorso anno figurava nella top ten allargata, in dodicesima posizione.
Turismo e ricchezza: segnali contrastanti
In sofferenza anche il turismo, uno dei comparti tradizionalmente forti della regione: l’indagine colloca Aosta al 26esimo posto, con un lieve calo rispetto al 2024. Per reddito e ricchezza il capoluogo si posiziona invece al 19esimo posto, perdendo comunque qualche gradino rispetto allo scorso anno.
Ambiente e lavoro: i pochi punti di forza
Nonostante il quadro complessivo in chiaroscuro, ci sono due indicatori che restituiscono un’immagine più positiva. Sul fronte ambientale Aosta ottiene un miglioramento significativo: sale al 52esimo posto, recuperando terreno rispetto alla poco lusinghiera 76esima posizione del 2024.
Resta stabile, invece, una delle performance più solide: il nono posto nella categoria “affari e lavoro”, confermando la buona tenuta del tessuto economico e imprenditoriale locale.
La 'top ten'
La città italiana con la migliore qualità della vita è Milano: secondo Italia Oggi il capoluogo lombardo conquista anche quest'anno il primo posto della classifica, per dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo. Seguono poi Bolzano e Bologna. Nelle ultime posizioni troviamo Caltanissetta (al 107° posto), Crotone (106) e Reggio Calabria (105).


pa.ga.



