Sono indagati dalla Procura di Aosta Diego Empereur, di Sarre - ex sindaco del paese ed ex consigliere regionale- e Paolo e Francesco Rondoletto, titolari della Rondoletto srl con sede a Cigliano (Vercelli), nell’inchiesta che ipotizza reati contro l’ambiente nella gestione e rimozione rifiuti in una vasta area sottoposta a sequestro in località La Grenade a Sarre, al confine con Aosta.
Il provvedimento è stato eseguito alcune settimane fa dagli agenti del Corpo Forestale della stazione di Busseyaz, su ordine della Procura del capoluogo. Nell’area, di migliaia di metri quadrati e comprendente anche un profondo sterro da scavo, erano in corso lavori di bonifica e rimozione di rifiuti affidati proprio all’impresa Rondoletto.
Secondo quanto si apprende, parte lesa nel procedimento è la Regione Valle d’Aosta, trattandosi di presunti reati ambientali (smaltimento illecito e/o interramento di rifiuti) avvenuti in territorio valdostano
Il terreno interessato è di proprietà di Empereur, che risulta anche responsabile dei lavori di bonifica. In quell’area è in fase di sviluppo un Piano urbanistico di dettaglio (Pud), che prevede la realizzazione di due centri commerciali, uno a marchio Lidl e uno Tigotà, a poca distanza dal nuovo supermercato Famila già in costruzione.
La richiesta di permesso a costruire era stata trasmessa via Pec al Comune di Sarre il 26 settembre scorso (circostanza utilizzata dalle difese degli indagati per asserire le buone intenzioni dei loro assistiti) e i lavori erano cominciati lunedì 29 settembre. Il sequestro preventivo disposto dalla Procura era stato motivato dall’esigenza di impedire che le conseguenze dell’illecito ipotizzato potessero aggravarsi o che venissero commessi nuovi reati.
"L’impresa ha fornito al Comune la documentazione richiesta – ha spiegato a Laprimalinea.it il sindaco di Sarre, Massimo Pepellin – compresa ovviamente la richiesta di effettuazione della bonifica e le autorizzazioni a operare. Non siamo a conoscenza delle ragioni del sequestro, attendiamo anche noi di saperne di più".
Il Codice dell’Ambiente (articolo 192) stabilisce che chi abbandona rifiuti deve non solo affrontare le sanzioni penali previste, ma anche rimuoverli e ripristinare l’area alle condizioni originarie. La responsabilità può estendersi anche al proprietario del terreno, se l’abbandono dei rifiuti è a lui imputabile per dolo o colpa.


pa.ga.



