Sono terminati venerdì scorso i lavori di restauro dell’Arco di Augusto, iniziati nell’estate del 2024. L’intervento, finanziato dalla Regione per un importo complessivo di 1,4 milioni di euro, si è concluso nei tempi previsti, in vista delle celebrazioni per l’anniversario della fondazione di Aosta, obiettivo fissato per la fine del 2025 e raggiunto con un anno di anticipo.
Nella giornata di lunedì 3 novembre, gli operai hanno smantellato i pannelli decorativi che, durante i lavori, riproducevano a grandezza naturale l’immagine del monumento romano. Ora è in corso la rimozione dei ponteggi, che restituirà definitivamente alla città la vista integrale dell’Arco, simbolo della romanità di Aosta.
L’ultimo grande intervento sull’Arco risaliva al 1912, quando il soprintendente Ernesto Schiapparelli ne curò il consolidamento e alcuni restauri parziali. Oltre un secolo dopo, il nuovo progetto ha avuto una duplice finalità: preservare il monumento dalle alterazioni del tempo e valorizzarlo come polo di turismo culturale.
Il restauro consente inoltre una nuova fase di studi e ricerche archeologiche. Gli esperti potranno osservare da vicino le strutture originarie e analizzare le tecniche costruttive adottate dai Romani, per ricostruire l’aspetto che l’Arco doveva avere all’epoca della sua costruzione, nel 25 a.C., quando venne eretto in onore di Augusto dopo la vittoria sui Salassi.
Con il restyling appena concluso, Aosta si prepara dunque a celebrare il suo anniversario più illustre con uno dei suoi simboli più antichi e riconoscibili, tornato all’antico splendore.


 pa.ga.



